La Nuova Ferrara

Ferrara

cerimonia di riapertura con il vescovo

Bentornata, chiesa di Santa Chiara

Bentornata, chiesa di Santa Chiara

L’edificio religioso era stato danneggiato dal sisma, ripercorse le fasi del ripristino

23 ottobre 2014
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Ieri pomeriggio l'arcivescovo Luigi Negri in occasione della memoria liturgica di San Giovanni Paolo II, ha inaugurato la chiesa di S. Chiara di Corso Giovecca. Chiusa in seguito al terremoto del 2012 la piccola chiesa che accoglie le spoglie della serva di Dio suor Maria Veronica Teresa del Santissimo Sacramento di cui si è appena aperto il processo di beatificazione e canonizzazione, è tornata così al culto religioso. L'intervento di restauro iniziato a fine aprile di quest'anno, ha provveduto a riparare e migliorare l'intero edificio secondo le nuove normative antisismiche e come spesso accade durante questi lavori di restauro, di recuperare anche la funzionalità dell'ex coro delle clarisse e dell'annessa torretta campanaria. Sono stati infatti compiuti miglioramenti sulle murature, sulla copertura e su parte dei solai a terra, di operare su alcune finiture interne della chiesa, del coro in particolare sulle tinte e sui pavimenti alterati da precedenti interventi effettuati nel XX secolo. Ma la sorpresa per chi ha proceduto al ripristino della struttura è stata il ritrovamento di alcune sepolture contrassegnate da lapidi marmoree a livello del pavimento che, in accordo con la Soprintendenza ai Beni Architettonici e Archeologici, sono state riportate alla vista dei visitatori e dei fedeli. A quella già visibile se ne sono aggiunte altre cinque tra cui la più importante è quella dedicata alla marchesa Livia Obizzi Turchi benefattrice ferrarese delle Cappuccine, posizionata davanti ai gradini dell’altar maggiore; altre lapidi sono intestate a Mattia Brocchi, speziale del 600 anche lui benefattore del convento e Giacinto Gallinari, sacerdote confessore delle suore.

Durante l’omelia l’arcivescovo Negri ha ricordato Suor Veronica e San Giovanni Paolo II, sotto la cui protezione si svolgeranno i riti liturgici nella chiesa di Santa Chiara. Nel corso della cerimonia sono inoltre intervenuti don Stefano Zanella, che ha ripercorso le fasi del ripristino, l’architetto Romeo che ha mostrato alcune diapositive con i danni del terremoto, e il sindaco Tagliani che ha sottolineato l’importanza di questo recupero. Al termine della messa l'arcivescovo ha dedicato l'ex Coro delle clarisse oggi destinato a sala convegni, a San Giovanni Paolo II. Le messe in ricordo di suor Veronica riprenderanno come era consuetudine prima del sisma, ogni 8 del mese giorno in cui la monaca è tornata al Padre Celeste.

Margherita Goberti