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Bus fantasma, caccia alle responsabilità

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Sul mancato servizio Tper schiama in causa Fem, mentre l’Ami finisce nel mirino dei sindacati

23 ottobre 2014
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PILASTRI. Dopo la segnalazione di un lettore che evidenziava come la corsa domenicale delle 17,40 in partenza dall’autostazione di Ferrara alla volta di Malcantone di Sermide, seppur prevista come da orario, non ci fosse, si cerca di capire di chi siano le responsabilità. Tper scarica ogni responsabilità sulla Fem in quanto all’interno di questa impresa figura l’azienda Cornacchini che avrebbe dovuto svolgere il servizio suburbano (tale servizio viene svolto da Ferrara Trasporti Pubblici all’interno del quale vi sono due società Tper e Fem). Anche i sindacati ci vogliono vedere chiaro. «Sottoporrò il problema all’attenzione di chi di dovere» si limita ad affermare Maurizio Astolfi della Fit-Cisl, Più o meno analogo il concetto espresso da Luca Roverati della Filt-Cgil il quale afferma che a breve sono in programma incontri con gli enti locali e questo sarà argomento di discussione. I sindacati chiamano in causa anche l’Ami ovvero l’Agenzia di Mobilità in quanto è la stessa Agenzia che elargisce i contributi. Per quale motivo l’Ami ha dato l’autorizzazione a mettere nell’orario quelle corse e ha dato i relativi contributi? «Non sapevo nulla di questa storia - afferma Gabriele Ruzziconi, presidente di Ami Ferrara - faremo le opportune verifiche. Nel caso emergano irregolarità ci rivarremo nei confronti dell’azienda. Sul fatto che la corsa numero 371 sia inserita nel libretto orario mi sembra normale visto che per noi tale corsa è prevista». La corsa non si è svolta perchè anche quella in partenza da Malcantone alle 14,05 con arrivo a Ferrara un’ora dopo non c’è stata. Scavando un po’ emerge che non si tratterebbe dell’unica volta che la corsa non si è svolta e i verbali dei controllori da tempo segnalavano le anomalie. Chi doveva poi verificare al livello superiore non l’ha fatto e a pagare, ome spesso accade, è stato Pantalone.(m.bar.)