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Il Leopardi di Martone esaltato da un Germano “infinito”

di GIAN PIETRO ZERBINI
Il Leopardi di Martone esaltato da un Germano “infinito”

Grande successo anche a Ferrara per “Il giovane favoloso”

23 ottobre 2014
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GIAN PIETRO ZERBINI. Il cinema colto di Maria Martone, con sfumature teatrali, tocca uno dei suoi punti più alti con questo complesso ritratto biografico di Giacomo Leopardi. Il regista napoletano torna al film in costume ricostruendo la vita tormentata del poeta e intellettuale di Recanati, contribuendo ad arricchire l’analisi letteraria su uno dei più geniali pensatori italiani del primo Ottocento. Tre tappe significative e un’intermezzo romano fanno da sfondo a questo “giovane favoloso”, un Leopardi bambino prodigio che inizia ad accumula tutta la complessa personalità del personaggio. Non solo tormenti fisici e morali, ma anche un acume ironico che lo fanno passare tra contese politiche e sofferenze amorose. Dalle Marche a Firenze fino a Napoli, Martone muove il suo Leopardi con rigore storico, ma anche con immagini simboliche che vedono il regista particolarmente ispirato soprattutto nell’ultima parte ambientata nella sua città. Una forza propulsiva a questo Leopardi arriva dal protagonista Elio Germano, che si sta confermando come il miglior attore italiano della sua generazione. Tra uno Zibaldone e una Ginestra regala un Leopardi... infinito.