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Il Pd chiama i dissidenti del M5S

Il sindaco Fabbri: non ci penso nemmeno, nessuna collaborazione

23 ottobre 2014
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COMACCHIO. Il Pd di Bologna chiama gli espulsi dal Movimento 5 Stelle: «collaborate con noi». È quanto scritto sulla sua pagina Facebook dal responsabile comunicazione Davide di Noi, che chiama in causa anche il sindaco di Comacchio Marco Fabbri. L’offensiva democratica verso i grillini, passa anche da bologna, da dove provengono anche i primi due espulsi eccellenti di Beppe Grillo: gioGanni Favia e Federica Salsi (oggi impegnati con un nuovo movimento civico). Sono stati i primi di una serie passata anche dal cartellino rosso alla parlamentare Adele Gambaro fino ai casi del consigliere regionale Andrea Defranceschi e del sindaco Marco Fabbri. A loro e non solo, si rivolge Di Noi: «Cari ragazzi- scrive - tira brutta aria lì da voi eh? Beppe ne ha espulsi altri quattro. Già, veramente triste. Come se esprimere la propria opinione fosse reato. Ora urlate perché i metodi non sono democratici, ma dove eravate quando venivano cacciati via i vostri colleghi? Dove eravate quando vi facevano notare che il finanziamento non era trasparente? Dove eravate quando alla Salsi grillo diceva che la televisione era il suo punto g? Dove eravate quando avete votato l’annessione a un gruppo xenofobo, di estrema destra?» E aggiunge, «In un partito è normale discutere, a volte anche alzare la voce. Figuratevi, noi siamo il Pd, discutiamo anche sulle iniziative o sul cielo fuori dalla finestra. Saremo quelli che combatteranno contro la deriva xenofoba e razzista del vostro movimento. Ma saremo anche quelli che proteggeranno sempre il principio democratico sancito dalla costituzione. E quindi ben venga se vorrete collaborare con noi. perché preferisco vivere in una sala riunioni, dove a volte si alza la voce, piuttosto che in un carcere, dove al massimo puoi chiedere una tv 12 pollici se ti comporti bene».

«Non ci penso nemmeno a collaborare con il Pd - dice Fabbri convinto - Siamo stati cacciati da Grillo ma restiamo comunque convinti della bontà del Movimento e ne continuo a condividere le idee. Il Pd è un partito e certo non cambio idea perché qualcuno ha deciso che Comacchio deve stare alla finestra perché ha osato “disobbedire” ad una regola che non esiste».