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Mirror, finalmente si torna a lavorare

Mirror, finalmente si torna a lavorare

Sant’Agostino, l’altra sera sciolto il presidio. Nei dintorni dell’azienda anche i controlli di polizia e carabinieri

23 ottobre 2014
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SANT’AGOSTINO. L’altra notte si sono dileguati i manifestanti davanti alla Miror, forse spaventati, forse per una loro tattica psicologica oppure per riorganizzarsi. L'importante è che da ieri mattina è ripresa la regolare produzione nello stabilimento. Il presidio da parte dei lavoratori della L.K. di Bologna e stato momentaneamente sospeso. Martedi alle 21, i lavoratori della cooperativa e i rappresentanti del sindacato Sicobas, hanno abbandonato il presidio. A vigilare tutta la notte, e nel corso di mercoledì, sono rimasti i corpi speciali del reparto della Polizia di Stato e Carabinieri, adibiti ai servizi di ordine pubblico. Sul luogo sono presenti diversi mezzi e corpi speciali, giunti anche da Padova. La Mirror, con lo scioglimento del presidio, ha potuto riprendere la produzione, ripartita subito nel corso della mattinata di ieri. Dopo la visita di Alan Fabbri, i titolari della Mirror, hanno avuto modo di parlare telefonicamente con il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, che ha fatto presente ai soci della Mirror, che avrebbe discusso di questo caso ai tavoli del Parlamento Italiano, già nel corso della seduta di ieri ( mercoledi). Lo stesso Salvini sulla sua pagina Facebook scrive che «aSant'Agostino decine di magrebini, insieme ai centri sociali, hanno paralizzato per settimane un'azienda, la Mirror.I lavoratori di questa azienda, una trentina di famiglie, rischiano la cassa integrazione per colpa di questo casino. Non è possibile perdere altri posti di lavoro. Come Lega ci siamo mossi in ogni modo e in ogni sede, e pare che oggi la situazione sia tornata alla normalità: bene. Se a certa gente non vanno bene le nostre regole, tornino a casa!».

Queste le parole del segretario leghista affidate a Facebook dopo i picchetti dei facchini davanti all'azienda attiva nel settore ceramico.

«Finalmente possiamo riprendere la produzione - affermano i soci titolari della Mirror- anche se non sappiamo come evolverà questa vicenda, e che intenzioni hanno i lavoratori della cooperativa e i Sicobas, noi confidiamo che in parlamento vengano prese delle decisioni concrete a tutela degli imprenditori e di tali situazioni ". I SiCobas, in un comunicato stampa, riportano che:" Era stato firmato un accordo in Comune davanti le parti in questioni che prevedeva il reintegro dei lavoratori, ma nulla di tutto questo e stato fatto, e che si batteranno per il reintegro dei lavoratori licenziati". I lavoratori sono diretti dipendenti della cooperativa Bolognese, e dagli ultimi aggiornamenti, non risultano ancora licenziati dalla L.K. . Per far valere i propri diritti i lavoratori presenti al presidio davanti alla Mirror, nel corso della mattinata di ieri sono andati a manifestare presso la Fieradi Bologna dove si svolgeva la cerimonia di inaugurazione della cinquantesima edizione del Saie, il salone dell’industrializzazione edilizia.

Maria Teresa Cafiero