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Trasloco del Sebastian Pub scatta il conto alla rovescia

Trasloco del Sebastian Pub scatta il conto alla rovescia

Il Comune chiama i gestori per firmare impegni da centinaia di migliaia di euro Poi ci saranno novanta giorni per spostare il barcone nella nuova banchina

23 ottobre 2014
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Stavolta è davvero tutto pronto, tanto che sta per partire la telefonata dell’Ufficio contratti del Comune ai proprietari del Sebastian pub, per la firma sugli atti formali che chiudono un contenzioso decennale e avviano il trasloco all’interno della Darsena per il barcone-ristorante. Dal momento della firma, questione di qualche giorno, scatterà il conto alla rovescia per questa mini-operazione Concordia, con tempistiche già scandite. I proprietari del Sebastian hanno indicato in tre settimane il tempo necessario per realizzare gli allacciamenti (elettricità, gas, acqua ecc.) sulla nuova banchina, che dista un centinaio di metri dalla attuale. Una volta terminato il cantiere, bisognerà solo definire il giorno X, anche in accordo con Arni che dovrà aumentare l’afflusso di acqua nella Darsena per consentire al rimorchiatore e allo stesso barcone di muoversi senza rischi: sono in corso i lavori di consolidamento alla conca di Valpagliaro, l’operazione anche per questo andrà studiata per bene. Sia a Palazzo Municipale che al Sebastian nessuno azzarda una data dell’evento, pure per questioni scaramantiche (sono già saltate un paio di ipotesi, l’ultima sul mese di ottobre), ma i documenti messi a punto dalla giunta mettono un punto fermo anche su questo aspetto: l’accordo sarà risolto, tra gli altri motivi, «nell’eventualità del mancato spostamento della motonave Sebastian entro 90 giorni dalla sottoscrizione del presente atto».

Si tratta, è bene rimarcarlo, di un trasloco da una banchina all’altra all’interno della Darsena, «in questi mesi molti clienti si sono detti convinti che stavamo per chiudere: l’attività resta aperta, con i suoi 13 dipendenti, solo si sposta di 140 metri» tiene a sottolineare Ilaria Stecca, che assieme al fratello ha rilevato la storica attività di famiglia.

Basta un’occhiata agli atti predisposti un paio di settimane fa dalla giunta, del resto, per rendersi conto degli impegni pesanti presi dai nuovi gestori, con l’obiettivo di garantire la continuità dell’attività fino al 2022. La nuova società di gestione, che si chiama Pirates, si assume il debito delle precedenti gestioni, maturato in seguito ad una sentenza del tribunale in favore del Comune per l’attività svolta in Darsena dal ristorante dal 1991: all’8 settembre, risultano ancora da corrispondere, in rate mensili, 113.894 euro, più gli interessi legali. Tra parentesi, è già stata notificata la rinuncia all’appello contro la sentenza pro-Comune, proprio in vista di questo accordo. Tutti i costi derivati dal trasloco, comprese le opere per gli allacciamenti sulla banchina, sono a carico della nuova società, che ha dovuto sottoscrivere una polizza fidejussoria con 400mila euro di massimale, «a garanzia degli eventuali danni che dovessero derivare al Comune od a terzi durante le operazioni di spostamento e nuova collocazione della motonave Sebastian». I timori che lo scafo non regga al trasloco, però, sono considerati infondati dalla ditta che dovrà effettuare l’operazione. Prima della sottoscrizione della convenzione, inoltre, la Pirates deve costituire un deposito cauzionale di 10mila euro, per coprire eventuali inottemperanze anche delle vecchie società.

I nuovi titolari del Sebastian, infine, come canone di occupazione dello spazio Darsena s’impegnano a versare 7.876,44 euro l’anno, in due rate.

L’obiettivo del Comune, con questa operazione, è certo di sanare una controversa pluridecennale, ma soprattutto di compiere un passo decisivo per la sistemazione della Darsena di San Paolo, in vista del potenziamento dell’Idrovia ferrarese. L’attuale collocazione del Sebastian, infatti, è considerata di ostacolo al regolare flusso della corrente, e quindi concausa dei frequenti insabbiamenti di uno specchio d’acqua che dovrebbe, invece, consentire in futuro il passaggio di barche turistiche e delle navi di carico di quinta classe europea da e verso i porti dell’Adriatico.

StefanoCiervo

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