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Una comunità piange Malagodi

Una comunità piange Malagodi

Maiarelli, presidente Fondazione Carife: «Lutto che lascia senza parole. Socio storico, lo ricorderemo»

23 ottobre 2014
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BONDENO. La scomparsa di Paolo Malagodi, in un incidente domestico fatale quanto tragico, accaduto nella sua casa di Ospitale scuote la comunità matildea.

Il professore, per anni a capo della macchina organizzativa delle Ferrovie Suzzara-Ferrara, consigliere comunale della Democrazia cristiana nonché ex candidato a sindaco alle elezioni amministrative del 1999, ha lasciato tutti sgomenti. In molti lo ricordano, nelle attività culturali e nella vita politica della città. Anche ora che Paolo Malagodi vedeva Bondeno occasionalmente, essendosi trasferito con la famiglia (la moglie e le due giovani figlie) a Savona.

«L'avevo incontrato soltanto pochi giorni fa a Stellata, in occasione del mercatino del paese - dice un ex compaesano - davvero non avrei mai immaginato che finisse in questo modo» Martedì pomeriggio, purtroppo, mentre Malagodi era intento nell'opera di potatura di una magnolia della sua casa di Ospitale, in via Roma, l'uomo ha perduto l'equilibrio (forse per un malore o un capogiro): fatto sta, che è caduto violentemente al suolo, colpendo con il capo l'asfalto, ed a nulla è servito il disperato tentativo dei sanitari del 118 di rianimarlo. Della ricostruzione dell'incidente si stanno occupando gli agenti della polizia municipale, mentre sul luogo del sinistro erano intervenuti anche i vigili del fuoco volontari. «L'avevamo visto l'altra mattina - dicono alcune donne residenti nella via e che conoscevano bene l'ex docente universitario -. Un saluto e qualche parola, come eravamo soliti fare quando lo incontravamo». Poco prima dell'incidente che gli è stato fatale, Paolo Malagodi aveva fatto visita ad un amico residente a Ospitale: «Mi aveva portato un calcino, che non veniva più utilizzato, per vedere se si poteva sistemare per fare giocare i miei nipoti - dice un amico -. Era venuto proprio per sincerarsi che il calcino che ci aveva regalato funzionasse bene. Ci eravamo appena salutati».

Poi, utilizzando una scala, era salito per la potatura di una magnolia: una splendida pianta che si affaccia su via Roma. In seguito, la fatale caduta, ed una comunità intera che ora piange il suo illustre concittadino, per il quale si attende ormai soltanto la data per le esequie e l'estremo saluto.

Paolo Malagodi era socio della Fondazione Carife dal 1979. Era entrato nello stesso anno di Paolo Siconolfi. Così lo ricorda Riccardo Maiarelli, presidente della Fondazione: «È un lutto impensabile, che lascia senza parole. Lo avevo visto sabato pomeriggio e mi aveva preannunciato una visita, voleva confrontarsi su alcune cose. Vedremo come fare per ricordare in maniera adeguata un socio storico come lui. La prossima assemblea è in programma il 29 ottobre per discutere il bilancio e sicuramente Malagodi sarebbe intervenuto come facevo solitamente in maniera arguta e documentata».