La Nuova Ferrara

Già domani i vertici della Popolare di Vicenza conosceranno il responso della Bce sugli stress test, dal quale dipende il via libera ad una campagna di acquisizioni da parte del nuovo organismo di vigilanza sulle 14 banche leader italiane. La delegazione vicentina, guidata dal direttore Samuele Sorato, è stata ricevuta a Francoforte l’8 ottobre, ma ha dovuto sottoscrivere il patto di riservatezza che durerà fino a domenca alle 12. A quell’ora, infatti, l’esito dei test verrà ufficializzato da Francoforte e dalla Banca d’Italia. Solo a quel punto le singole banche potranno aprir bocca, ed è probabile che pure Popvicenza commenti la pagella europea: difficile, però, che aggiunga già in quell’occasione qualcosa sugli obiettivi di eventuali acquisizioni, tra i quali c’è, come noto, la Cassa di Risparmio di Ferrara.

Il silenzio assoluto dei vicentini in queste settimana di grande clamore attorno all’ipotesi Caricento è stato variamente interpretato. Di fatto, oltre all’impegno sugli stress test, c’è l’incognita relativa alla vendita da parte dei commissari Carife di Commercio e Finanza, che è tornata ad un punto interlocutorio. I tempi sono stati allungati dal no dei commissari alla prima offerta della cordata Rbs, che si è riservata di riformularne una di differente natura; ma è in corso anche la due diligence da parte della seconda cordata in lizza. Una comunicazione in proposito se l’attendono i sindacati Carife, che hanno costituito la delegazione trattante su Carife Sei e integrativo, e saranno convocati a giorni.

Caricento non è sottoposta al controllo Bce, ma il 4 novembre verranno attivati nuovi criteri per tutte le banche Ue, e i riflessi dell’eventuale offerta per Carifevi ricadranno in pieno.