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Ordine dei medici: accuse e querele

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"L'Alleanza Giusta" sfida "Dignità medica" e attacca: siamo stati danneggiati e ostacolati, dalla composizione della lista fino alla possibilità di contattare gli iscritti. Nel programma due soli mandati per il presidente. Il presidente uscente Bruno Di Lascio, ricandidato, replica: tutte falsità, ne risponderanno nelle opportune sedi. Da domani a lunedì il secondo turno elettorale

24 ottobre 2014
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“Pressioni”, ostacoli organizzativi usati come bastoni tra le ruote per rallentare la cordata concorrente, “mancanza di  trasparenza”. L’incontro con i giornalisti, convocato in una saletta dell’Hotel Europa, doveva essere l’occasione per presentare “L’Alleanza Giusta”, la lista di candidati per il Consiglio dell’Ordine dei medici di Ferrara che sfiderà al secondo turno elettorale “Dignità medica”,  che sostiene il presidente uscente e ricandidato, Bruno Di Lascio.  Ma all’appello accorato per il "cambiamento" e il rinnovamento rivolto ai medici ferraresi affinché non disertino le urne (come è avvenuto al primo turno, quando è mancato il quorum per l’elezione di Consiglio direttivo e Revisori dei conti), si è unito oggi un clamoroso atto di accusa contro la gestione passata e attuale dell’Ordine. “A settembre avevamo la lista pronta, composta da un gruppo di professionisti riuniti attorno ad un programma comune. Il nostro obiettivo è marcare una differenza rispetto alla gestione passata e in corso – ha spiegato il portavoce della lista, Massimo Bevilacqua, libero professionista e candidato – Attorno a questo progetto abbiamo trovato anche il consenso di due sindacati, Anaao e Fimmg, che ci hanno offerto il loro contributo. Poi sono iniziate le “pressioni”, in particolare dirette a quattro componenti di “Alleanza Giusta”, e abbiamo dovuto cercare tre nuovi candidati  che dessero la disponibilità e avessero un profilo coerente con il compito che ci siamo proposti”. Da chi sono arrivate le “pressioni” a non partecipare al progetto di “L’Alleanza Giusta”?. “Da persone legate in qualche modo a chi sostiene l’altra lista o comunque contrarie al cambiamento”, ha precisato Giulia Nappi, responsabile del Servizio psichiatrico territoriale dell’Asl.  Il quorum mancato al primo turno, l’11, 12 e 13 ottobre (621 voti, due terzi di quelli necessari per rendere valida la consultazione), ha rimesso in corsa la lista sfidante rendendo necessaria una nuova chiamata alle urne.
“Siamo indubbiamente stati danneggiati”, rimarca Giulia Nappi. Ma la cosa, hanno dichiarato Bevilacqua e Nappi, che erano accompagnati da Stefano Bighi, ex primario del S. Anna in pensione, Adelina Ricciardelli, responsabile medico dell’emergenza pre-ospedaliera di Ferrara e da Irene Marchi, tutti candidati con la lista sfidante, non si è esaurita qui. “Quando abbiamo chiesto all’Ordine le etichette per contattare i medici (circa 3mila, ndr) a cui spedire il materiale informativo su lista e programma, ci è stato risposto che non era possibile per questioni di privacy – hanno proseguito Bevilacqua e Nappi – In più le elezioni, evidentemente per mettere in difficoltà eventuali concorrenti, sono state anticipate. Di solito la data è fissata a novembre”.  La richiesta di prevedere un osservatore durante i tre giorni di consultazione (oggi, domani e lunedì) è stata “bocciata da Di Lascio, che ci ha risposto che la cosa è illegale e che addirittura avrebbe dovuto segnalare la nostra richiesta”. “Pura arroganza intimidatoria”, hanno commentato i due consiglieri.
Bighi ha aggiunto che 15 anni alla guida dell’ordine (i cinque mandati svolti da Di Lascio, in corsa per il sesto) sono “troppi” e che “i circa 600 votanti del primo turno su quasi 3mila aventi diritto non sono solo un segno di sfiducia nell’attuale Ordine. Oggi è importante che siano in tanti a dire la loro, per cambiare non ci si può solo lamentare”.
L’inizio della conferenza stampa era stato dedicato all’illustrazione di programma e candidati. “Restituire serenità e motivazione ai medici, non permettere che Ferrara perda l’Università (Medicina, ndr)  mantenendo un elevato standard di qualità, evitare la fuga dei giovani all’estero, vigilare sulla correttezza dei concorsi pubblici, coniugare qualità e razionalizzazione della spesa (che non è il risparmio), migliorare l’interscambio di informazioni con la popolazione, limitare a due mandati la carica dei presidente dell’Ordine, sono alcuni dei punti che caratterizzano la nostra lista e il nostro impegno”, ha sottolineato Bevilacqua. Questi i candidati per il Consiglio direttivo: Pierluigi Api, Massimo Bevilacqua, Stefano Bighi, Gloria Bonaccorsi, Luca Catapano, Riccardo Finessi, Andrea Franchella, Marco Lodi, Francesco Mascoli, Giulia Nappi, Giovanni Pasanisi, Patrizia Querzoli, Maria Adelina Ricciardelli, Natale Vita, Alberto Carlo Volta. Revisori dei conti: Davide Bardella, Giorgio Carrà, Elena Vitali. Supplenti: Irene Marchi.
 
La replica di Bruno Di Lascio non si è fatta attendere: "Apprendo con sgomento le accuse rivolte al Consiglio dell'Ordine dei medici da parte di alcuni rappresentanti della lista alternativa a Dignità Medica. Accuse di questo tipo, se fossero vere, vista la loro gravità, non andrebbero palesate in una conferenza stampa ma denunciate in Procura. Così però non è stato, a dimostrazione che sono falsità. E proprio perché sono falsità costoro risponderanno nelle opportune sedi delle imputazioni fatte".