La Nuova Ferrara

Ferrara

Al circolo Acli spacciavano chili di droga

di Daniele Predieri
Al circolo Acli spacciavano chili di droga

Nei locali di Massenzatica la polizia scopre 1.200 grammi di hashish e marijuana: arrestati e condannati i due gestori

25 ottobre 2014
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Gli anziani del paese giocavano a briscola o tresette all’interno del circolo Acli di Massenzatica, mentre i gestori, a loro insaputa, è ovvio, spacciavano chili di droga che nascondevano nelle stanze private sopra il locale pubblico. I poliziotti della squadra mobile hanno impiegato tre settimane per incastrare i gestori-spacciatori del circolo e li hanno arrestati: Guglielmo Berlini di Goro, 43enne e la convivente e coetanea, Patrizia Farinella, di Ariano Ferrarese e formalmente la padrona di casa come presidente del circolo, dopo l’arresto sono finiti subito davanti al giudice che li ha condannati per direttissima, rispettivamente, alla pena di 2 anni e 6 mesi e 2 anni, e 14 mila euro di multa per tutti e due: i due sono stati già liberati (lui ha solo obbligo di firma) ma il locale ora è sotto sequestro per 90 giorni, con il provvedimento del questore, motivato dal pericolo di ordine pubblico che il circolo-punto di spaccio può creare. Ad arrivare e scoprire i due trafficanti di droga sono stati gli ispettori della Squadra Mobile dopo tre settimane di indagini, accertamenti e ricerca di riscontri. Tutto era cominciato dalle solite segnalazioni del paese: non poteva certo passare inosservato, del resto, quel via vai continuo di ragazzi, giovani e meno giovani che entravano e poi uscivano poco dopo. Dopo aver preso la dose o la bustina con marijuana o hashish. Tanta e tantissima droga. Lei nella sua stanza aveva 250 grammi di marijuana nascosti un uno scatolone di cartone, una scatola di cioccolatini e una di caramelle di latta. Lui, poi, ha subito confessato e indicato il punto in cui teneva il tesoro del circolo dello spaccio: dentro il vano dei contatori nascondeva 90 ovuli termosaldati di hashish, per quasi un chilo ( 950 grammi), che erano arrivati al circolo, sicuramente - spiegano gli inquirenti sottolineando la forma ovalizzata e liscia -, tramite un ovulatore, ossia chi li ingoia e li tiene nell’intestino per poi depositarli in bagno, uno dopo l’altro. E c’erano anche tanti soldi: 3.185 euro in contanti, e il sospetto è che non fossero solo il frutto del lavoro del circolo. Perchè lo spaccio in realtà era la vera attività del circolo Acli, secondo gli inquirenti: un circolo aperto a tutti, anche agli anziani che si trovavano qui per giocare a carte, nel pomeriggio (all’apertura dei locali e ignari di tutto) mentre nella serata si poteva accedere solo con la tessera di socio per assistere ad eventi o concerti. E proprio questa fidelizzazione garantiva da eventuali intrusi, forze dell’ordine in borghese, che comunque sono arrivati a loro con un blitz scattato mercoledì scorso quando li hanno visti arrivare in auto al locale. Che ora per tre mesi resterà chiuso, tra la rabbia degli anziani che non sapranno dove andare a giocare a carte.