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Cafca, la prima lezione è tutta sull’Europa

Cafca, la prima lezione è tutta sull’Europa

ARGENTA. «Fa piacere rivedervi perché in fondo ci si affeziona». Con queste parole della presidente Marta Cobianchi si è aperto il nuovo anno accademico del Cafca, il Centro argentano per la...

25 ottobre 2014
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ARGENTA. «Fa piacere rivedervi perché in fondo ci si affeziona». Con queste parole della presidente Marta Cobianchi si è aperto il nuovo anno accademico del Cafca, il Centro argentano per la formazione culturale adulti di Argenta. Un nuovo anno all’insegna della riconferma degli iscritti che si sono ritrovati giovedì pomeriggio al centro Mercato per la prima lezione di puro carattere europeo.

Infatti, la scarsa conoscenza dell’essere cittadino dell'Europa, ha suggerito al comitato scientifico del Cafca, di inserire nel programma, un approfondimento dell'argomento con la prima lezione dal titolo “Altiero Spinelli-L'Europa pensata ieri e oggi”. A sviluppare l'interessante tema, è stata chiamata Giulia Cillani, assessore alla cultura della giunta Fiorentini. Partendo dal Manifesto di Ventotene che Spinelli scrisse fra il 1940 e il 1943 durante il confino sull'isola, la relatrice ha ricordato quali fossero i principi che sosteneva come l'abolizione dei confini, la creazione di una Federazione, la difesa della pace e della libertà, unificare le classi al loro interno ed eliminare le differenze. Ha illustrato quindi la nascita dei vari organismi partendo dal Consiglio d'Europa (1949) passando per la Cea (1951), Cee(1957), il Parlamento Europeo(1979), Schengen(1985) fino al trattato di Maastricht(1992) e di Lisbona(2009). «Cinquant'anni fa - ha detto la relatrice Cillani - era forse impensabile vedere accomunati tanti Paesi e quindi sembrava un'utopia quanto sosteneva Spinelli e invece, è una visione lungimirante che va sostenuta in quanto, noi giovani non potremmo fare a meno di vivere questo progetto dell'Europa unita». Alla domanda di cosa pensa degli antieuropeisti, l'assessore ha risposto che «molto probabilmente sono schiavi di qualcosa che non conoscono». La conclusione l'ha riservata all’eredità di Spinelli nella persona della figlia Barbara che nonostante la filosofia del padre, si è candidata ed è stata eletta al parlamento Europeo nelle file Lista Tsipras-L'Altra Europa. (g.c.)

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