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un professore ferrarese

Csm, un patto fra Pd e M5S? E spunta l’ipotesi Zaccaria

Un ferrarese al Consiglio superiore della magistratura. L’ipotesi potrebbe prendere consistenza nei prossimi giorni, nell’eventualità sempre più probabile, secondo quanto riferiscono i retroscena...

25 ottobre 2014
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Un ferrarese al Consiglio superiore della magistratura. L’ipotesi potrebbe prendere consistenza nei prossimi giorni, nell’eventualità sempre più probabile, secondo quanto riferiscono i retroscena giornalistici, di una convergenza tra Movimento Cinque Stelle e Partito democratico sul nome di Alessio Zaccaria. I grillini lo stanno votando senza soluzione di continuità già da metà settembre e sulla sua figura non è nient’affatto esclusa la confluenza delle preferenze dei democratici, dopo che l’asse di questi ultimi con Forza Italia sembra accantonato, in seguito alle trenta fumate nere e i quasi due mesi di blocco dei lavori parlamentari. Zaccaria è nato a Ferrara il 2 giugno 1955; nell’università della nostra città si è laureato in Giurisprudenza il 28 febbraio 1979, con il massimo dei voti e la lode. Sempre all’interno dell’ateneo estense è stato ricercatore presso la facoltà di Giurisprudenza dal 1982 al 1990. Dopo un intermezzo triennale all’Università di Trieste, il ritorno a Ferrara nella veste di professore ordinario e titolare della cattedra di Diritto civile. Dalla metà degli anni Novanta si è trasferito all’Università di Verona, dove tra l’altro nell’anno accademico 2003/04 ha ricoperto la carica di preside della facoltà di Giurisprudenza. La mossa annunciata da Matteo Renzi nei giorni scorsi è quella di sostenere il candidato grillino per il Csm e poi chiedere l’appoggio dei pentastellati per due figure tecniche alla Corte costituzionale. Come si ricorderà, a luglio il Movimento Cinque Stelle, aveva fatto il nome di un altro ferrarese come membro laico del Csm: l’avvocato Fabio Anselmo.

Fabio Terminali