La Nuova Ferrara

Ferrara

«L’assessore Provasi moderi il linguaggio»

di Annarita Bova
«L’assessore Provasi moderi il linguaggio»

La minoranza lo accusa di aver usato toni «pesanti» sulla pagina Facebook e chiede al sindaco di prendere provvedimenti, mentre l’amministratore si scusa

25 ottobre 2014
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COMACCHIO. «Un assessore al Turismo, considerato il ruolo che ricopre, dovrebbe usare un linguaggio più moderato, anche se scrive su una piazza “virtuale”. Chiediamo quindi al sindaco di intervenire». A Comacchio i consiglieri di minoranza non ci stanno e puntano il dito sull’assessore Sergio Provasi il quale «ancora una volta si lascia andare a commenti molto pesanti, usando parole forti che non possono più essere tollerate». Sotto accusa, in particolar modo, una discussione portata avanti sulla pagina Facebook del presidente del consiglio Robert Bellotti, discussione in cui un esponente del Movimento 5 Stelle scrive “Il M5S sembra quasi il male peggiore dell’Italia in questi ultimi 40 anni e quindi, rivolgendosi a Provasi: non perdere il tuo prezioso tempo su Facebook considerato che sei pagato dai cittadini». E l’assessore non l’ha presa certo bene. «L’aggressività e la violenza verbale non possono e non devono caratterizzare un amministratore pubblico - dice la consigliera del Pd Francesca Felletti - Le poche battute dell’assessore Provasi sono intrise di subcultura, di maleducazione, di superficialità e di quell’offesa facile di innegabile pericolosità che risulta incompatibile con i livelli minimi di educazione e con il ruolo istituzionale ricoperto. Alcuni membri di questa amministrazione non sono nuovi ad atteggiamenti poco rispettosi. Questo però è davvero troppo! Un episodio del genere non può essere archiviato con rassegnazione e superficialità e non può cadere nel silenzio. Su una piattaforma pur virtuale, usata e abusata come piazza di discussione politica, certe parole e certi toni sono intollerabili! Mi sono vergognata di essere rappresentata da questa classe politica! Se qualcuno non è in grado di gestire lo stress e il peso delle critiche a cui l’agone politico ci sottopone, se ne torni a casa!». Dura anche la reazione di Michetti (Onda): «Chiederemo ufficialmente al sindaco di prendere provvedimenti perché questa volta siamo andati oltre. Provasi, come assessore, non ha l’obbligo di stare in ufficio e quindi può navigare su Facebook quanto vuole, in teoria. In pratica mi chiedo come faccia ad avere così tanto tempo a disposizione. Le risposte date fanno davvero pensare perché nessuno e dico nessuno dovrebbe utilizzare un linguaggio del genere, in particolar modo se si è amministratori pubblici». «Ne riparleremo in consiglio, di queste come di altre vicende che riguardano l’assessore Provasi - conclude il consigliere Di Munno (Pdl/Il Faro) - perché, documenti alla mano, bisogna anche capire chi sta gestendo i nostri soldi e in che modo. Si moderi, il signor Provasi, l’ho detto più di una volta e mi trovo a ripeterlo. E il sindaco intervenga». «Mi è arrivato in privato dal un messaggio offensivo - spiega Provasi - Con lui la conversazione è continuata pubblicamente ed io ho utilizzato nei suoi confronti un linguaggio non consono alla mia carica di Amministratore Pubblico, pertanto mi scuso con l'interessato e con i Cittadini di Comacchio ma soprattutto con il Sindaco e la giunta nonchè con i consiglieri comunali di ogni schieramento. Ogni riferimento in merito tenga conto del periodo e delle continue offese gratuite ed immotivate nei miei confronti e dei miei colleghi».