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«Per i bimbi solo un gioco ma gli adulti dove erano?»

«Per i bimbi solo un gioco ma gli adulti dove erano?»

La mamma di uno degli alunni che hanno danneggiato i bagni della scuola pone sul tappeto il problema della sicurezza all’interno delle elementari

25 ottobre 2014
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CODIGORO. Un gioco. Ecco quali erano le intenzioni dei 10 bambini, 9 di prima elementare ed uno di quinta, che nei pomeriggi di mercoledì e giovedì della settimana scorsa, hanno attuato nei bagni dei maschi del piano terra delle scuole elementari di Codigoro. Un gioco, perché non va mai dimenticato che si tratta di bambini di 6 anni e quindi ben lungi dal discernere il concetto di danneggiamento o di azione specifica volta a compiere un determinato atto. Ora la vicenda seguirà due strade, la prima quella all’interno delle famiglie, dove lì è sovrana la responsabilità genitoriale. La seconda che invece sottolinea una problematica un po’ più complessa perché coinvolge più persone e quindi si esce dall'ambito familiare, quello della scuola, o meglio della sicurezza scolastica. La domanda che si pongono i genitori degli alunni delle elementari e non solo loro è: «Come è possibile che nessuno degli adulti presenti nella scuola, dai collaboratori agli insegnanti, non abbia sentito, visto, percepito qualcosa, nei due pomeriggi in cui si sarebbe verificato il danneggiamento delle porte dei quattro bagni dei maschi, che al momento restano non idonei all’utilizzo?». «Il danno certo c'è stato - rammenta un genitore - ma ci si chiede e se qualche bambino si fosse fatto male? Se una delle porte, o parte di esse fosse caduta loro addosso? Non è possibile pensare che i bambini abbiano agito in poco tempo e soprattutto in silenzio. Nessuno ha sentito. I bambini a scuola dovrebbero essere in un luogo sicuro, controllato. Una volta che sono lì dentro il genitore per quelle ore non dovrebbe avere altre preoccupazioni che non siano quelle del percorso di insegnamento ed il rendimento scolastico del figlio». Ora resta la questione di appurare chi siano veramente stati i bambini a compiere questo gesto che ai loro occhi era solamente un gioco e quali riflessioni ed eventuali provvedimenti si prenderanno in merito alla sicurezza ed al controllo degli alunni all'interno della scuola.

Maria Rosa Bellini