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Tromba d’aria sul Po, prosegue la ricognizione dei danni

Tromba d’aria sul Po, prosegue la ricognizione dei danni

Già 86 le domande presentate all’ufficio tecnico del Comune di Occhiobello. Danneggiati edifici privati, pubblici e anche il palazzetto delle associazioni

25 ottobre 2014
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A quasi due settimane di distanza dalla tromba d'aria che ha provocato ingenti danni in alcuni comuni dell'Altopolesine, nel Comune di Occhiobello prosegue la ricognizione e la stima dei danni. Il Comune, dopo avere chiesto alla Regione Veneto il riconoscimento dello stato di crisi, ha iniziato una raccolta di moduli tra i residenti per la segnalazione dei danni ricevuti. Sono già ottantasei le domande presentate finora all'ufficio tecnico da parte dei privati nelle cui proprietà la tromba d'aria si è abbattuta su raccolti, tetti, grondaie, infissi, fienili, piante. La località Gurzone è stata la più colpita sia per quanto riguarda i privati che gli edifici pubblici. Oltre a segnali stradali divelti e piante, danni significativi alla sede della Protezione civile dove è stato scoperchiato il tetto e al cimitero di Gurzone dove è stata sollevata la copertura di uno stabile. Colpiti anche chiesa e canonica di Gurzone, il tetto di alcuni alloggi di edilizia popolare e del palazzetto delle associazioni in via Cavallotti a Occhiobello. «In questa emergenza - ha commentato il sindaco di Occhiobello Daniele Chiarioni - ho visto la solidarietà tra le persone. Vorrei ringraziare vigili del fuoco, carabinieri, il nostro ufficio tecnico, la polizia locale, i tanti volontari della Protezione civile, Occhio civico e Anc».

I moduli da presentare all'ufficio tecnico sono scaricabili dal sito www.comune.occhiobello.ro.it/nqcontent.cfm?a_id=3036. Infine da registrare che l'emergenza è approdata ieri anche sul tavolo della Commissione Lavori Pubblici.