Tromba d’aria sul Po, prosegue la ricognizione dei danni
Già 86 le domande presentate all’ufficio tecnico del Comune di Occhiobello. Danneggiati edifici privati, pubblici e anche il palazzetto delle associazioni
A quasi due settimane di distanza dalla tromba d'aria che ha provocato ingenti danni in alcuni comuni dell'Altopolesine, nel Comune di Occhiobello prosegue la ricognizione e la stima dei danni. Il Comune, dopo avere chiesto alla Regione Veneto il riconoscimento dello stato di crisi, ha iniziato una raccolta di moduli tra i residenti per la segnalazione dei danni ricevuti. Sono già ottantasei le domande presentate finora all'ufficio tecnico da parte dei privati nelle cui proprietà la tromba d'aria si è abbattuta su raccolti, tetti, grondaie, infissi, fienili, piante. La località Gurzone è stata la più colpita sia per quanto riguarda i privati che gli edifici pubblici. Oltre a segnali stradali divelti e piante, danni significativi alla sede della Protezione civile dove è stato scoperchiato il tetto e al cimitero di Gurzone dove è stata sollevata la copertura di uno stabile. Colpiti anche chiesa e canonica di Gurzone, il tetto di alcuni alloggi di edilizia popolare e del palazzetto delle associazioni in via Cavallotti a Occhiobello. «In questa emergenza - ha commentato il sindaco di Occhiobello Daniele Chiarioni - ho visto la solidarietà tra le persone. Vorrei ringraziare vigili del fuoco, carabinieri, il nostro ufficio tecnico, la polizia locale, i tanti volontari della Protezione civile, Occhio civico e Anc».
I moduli da presentare all'ufficio tecnico sono scaricabili dal sito www.comune.occhiobello.ro.it/nqcontent.cfm?a_id=3036. Infine da registrare che l'emergenza è approdata ieri anche sul tavolo della Commissione Lavori Pubblici.