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La PopVicenza bocciata dalla Bce, ma Bankitalia dice: tutto sistemato

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Inizialmente la banca figurava tra quelle bocciate inzieme ad altri 24 istituti europei. Ma una nota di Bankitalia chiarisce come le misura aggiuntive abbiano già risolto la situazione 

26 ottobre 2014
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La Popolare di Vicenza e la Popolare di Milano hanno superato gli esami della Bce solo con le ultime misure prese quest'anno. Le due banche avevano infatti ancora carenze dopo le principali misure di rafforzamento valutate dalla Bce: rispettivamente 166 milioni per la Milano e 223 milioni per la Vicenza. Le misure considerate dalla Banca d'Italia, invece, hanno consentito nel caso della Milano un beneficio di 879 milioni (rimozione add-on) e di 253 milioni per la banca presieduta da Gianni Zonin.

Sono 25 le banche bocciate dalla Bce nel corso della valutazione complessiva del settore bancario europeo che si è conclusa oggi a Francoforte con la diffusione dei risultati di uno sforzo durato dieci mesi.

Dall'Aqr, la valutazione delle attività di bilancio, e dagli stress test, condotti assieme all'autorità europea Eba, sulla base dei dati di bilancio al 31 dicembre 2013, emerge che le 25 banche bocciate presentano una carenza di capitale di 25 miliardi.

Come si legge in una nota, «12 di queste 25 banche hanno già coperto questo 'shortfall', con aumenti di capitale per un totale di 15 miliardi nel 2014».

Ne restano, quindi, 13 con una carenza di capitale totale di 10 miliardi. Tutte le banche che presentano shortfall di capitale, chiede la Bce nella nota, «devono preparare piani di ricapitalizzazione entro due settimane dall'annuncio dei risultati», e cioè da oggi, e avranno fino a un massimo di nove mesi per coprire queste carenze patrimoniali.

Tra queste figurava anche la Popolare di Vicenza, che ha espresso a più riprese l'intenzione di procedere all'acquisizione della Carife.

Sono infatti quattro le banche italiane 'bocciate' dalla Bce e che presentano ancora carenze di capitale dopo le misure avviate tra gennaio e settembre di quest'anno. Come comunicato oggi a Francoforte, le banche sono Mps che ha una carenza ptrimoniale di 2,11 miliardi, seguita da Banca Carige con 810 milioni, Banca Popolare di Vicenza con 220 milioni e Banca Popolare di Milano con 170 milioni che sarebbero ancora da raccogliere.

Banca Popolare di Vicenza e la Popolare di Milano per le quali la Bce aveva individuato carenze di capitale si sono però salvate grazie alle misure di rafforzamento patrimoniale aggiuntive varate. Lo informa la Banca d'Italia secondo la quale i 233 milioni e i 166 rispettivamente mancanti sono stati coperti da misure aggiuntive.