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LA PROTESTA

«Nelle case Acer piove dentro nessuno fa manutenzione»

«Nelle case Acer piove dentro nessuno fa manutenzione»

Viaggio tra mille problemi nei condomini di via Argine Ducale e via Verga «I marciapiedi sono da rifare, non possiamo nemmeno passeggiare in cortile»

26 ottobre 2014
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Vivono da decenni in alloggi Acer e da mesi e anni chiedono agli addetti di occuparsi di alcuni lavori di manutenzione ma non hanno ancora avuto risposte. Insieme al Sunia (sindacato nazionale unitario inquilini e assegnatari) li abbiamo incontrati per capire i problemi lamentati. La prima tappa è in via Argine Ducale 395, ultima casa della via. Di là dalla recinzione c'è la ferrovia. «Alcuni sono venuti, hanno fatto fotografie, si sono guardati intorno, hanno salutato e se ne sono andati. Hanno detto che ci saremmo rivisti ma da allora è stato solo silenzio». Carla Scarpini vive in quello stabile da 30 anni e con lei, oltre al marito, ci sono altre sei famiglie. Il problema qui è il marciapiede che circonda la casa. E' tutto sgretolato, pieno di buche e dislivelli, pericoloso per tutti e a maggior ragione per gli anziani. «Mio marito è costretto a stare sulla sedia a rotelle e - prosegue la Scarpini - io non riesco nemmeno a fargli fare un giro intorno a casa: la pavimentazione è semidistrutta». La signora e gli altri condomini è dal 2011 che segnalano all'Acer questa situazione ma ancora nulla di fatto. «E' venuto un muratore che si è rifiutato di fare un intervento di ripiego perché ha detto che qui la pavimentazione va rifatta da capo a piedi. Per il resto - conclude - non ce la caviamo male, il marciapiede però andrebbe veramente ripristinato!». Spostandoci in via Verga, ci troviamo davanti un complesso immobiliare imponente. Qui vivono 120 famiglie e pure questi, sono alloggi Acer. Elena (Sunia) ci fa incontrare Franco Martini e Albertina Menegatti, una coppia che vive in un appartamento all'ultimo piano dal 1986. «Piove dentro - esordisce la donna - C'è molta umidità. Il problema si è presentato in maniera ricorrente negli anni ma a seguito di vari interventi eravamo riusciti a risolvere. Dal 2012 però il soffitto ha ricominciato a bagnarsi». Anche loro hanno sottolineato il caso più volte ma senza ottenere risultati. Le macchie di umidità sono tante e diffuse, in balcone poi il muro è scrostato, l'intonaco è rovinato. Anche in un appartamento adiacente la situazione è simile. Saliamo le scale e arriviamo in terrazza. «Qui - indica Martini - hanno rimosso la pavimentazione, lasciando la guaina scoperta… E' questa la causa delle infiltrazioni?». Gli abitanti dei due complessi vorrebbero risposte concrete perché «più passa il tempo e più i danni aumentano».

Samuele Govoni