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sanzioni alla russia

«Questo blocco ci sta molto danneggiando»

«Un ping-pong di sanzioni e contro-misure che non sta aiutando l'Ucraina e si sta ripercuotendo pesantemente sul settore agroalimentare europeo, con il serio rischio di creare danni irreversibili a...

26 ottobre 2014
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«Un ping-pong di sanzioni e contro-misure che non sta aiutando l'Ucraina e si sta ripercuotendo pesantemente sul settore agroalimentare europeo, con il serio rischio di creare danni irreversibili a uno dei comparti strategici per l'economia dell'Unione. L'embargo russo per l'Italia si traduce in 200 milioni di euro di perdite. Queste sono le prime stime che mostrano in maniera evidente quanto il blocco imposto dalla Federazione Russa ai prodotti provenienti dall'Unione europea stia danneggiando un comparto vitale per l'economia del nostro Paese».

A parlare è il Parlamentare Europeo Paolo De Castro che aggiunge: «È evidente che il comparto agroalimentare europeo e italiano, già provato dalla crisi della frutta estiva, non possa pagare così a caro prezzo il costo di queste sanzioni ed è urgente che la diplomazia si attivi per ripristinare quanto prima i rapporti commerciali preesistenti». «L'intervento di 165 milioni di euro per quasi 400mila tonnellate di prodotti ortofrutticoli, suddivisi tra i 13 Stati membri colpiti dal bando è una forma di sostegno importante per i produttori, ma certamente ancora non sufficiente. L'aiuto da parte delle istituzioni europee andrà, infatti, incrementato calcolando anche i rischi futuri che potranno derivare dal blocco all'export qualora non si trovasse una via diplomatica per la sua revoca. In questo quadro già complesso e difficile è quindi inaccettabile la recente proposta della Commissione Ue di tagliare il bilancio agricolo per la gestione della Pac 2015 di 445,8 mln di euro con la finalità di finanziare altre politiche europee».

«L'agricoltura comunitaria - conclude De Castro - non può essere considerata un bancomat dal quale attingere liberamente come se si trattasse di un settore marginale per l'economia dell'Unione. L'augurio è che la nuova Commissione Ue possa ridare centralità al lavoro e all'impresa agricola e tutelando gli agricoltori». (a.t.)