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Il sindaco centese “sgrida” Legambiente

CENTO. Il primo cittadino centese Piero Lodi non fa troppo caso alle ultime dichiarazioni del circolo di Legambiente Alto Ferrarese che, nei giorni scorsi, ha richiamato ancora una volta l'attenzione...

27 ottobre 2014
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CENTO. Il primo cittadino centese Piero Lodi non fa troppo caso alle ultime dichiarazioni del circolo di Legambiente Alto Ferrarese che, nei giorni scorsi, ha richiamato ancora una volta l'attenzione su fossi e scarichi fognari. «Sono anni che non commento più le affermazioni di Legambiente - spiega Lodi - Non è con l'allarmismo che si risolvono i problemi». Il problema risollevato da Massimo Gilli, presidente dei Legambiente Alto Ferrarese, ha radici antiche. Secondo loro infatti è da decenni che si denuncia il rischio di tipo idraulico e sanitario nel Centese, senza però essere ascoltati da parte delle varie amministrazioni che si sono succedute nel corso di questi anni da quelle targate Giuseppe Albertini e Silvio Canelli passando a Paolo Fava e poi per le amministrazione Annalisa Bregoli e Flavio Tuzet

«Quasi la metà del territorio Centese - affermava Gilli - è a rischio sanitario e idrogeologico a causa degli scarichi fognari nei fossi delle Partecipanze agrarie e della irregolare e non efficiente manutenzione della relativa rete scolante». Il sindaco dal canto suo tenta di smorzare gli animi e dice: «Stiamo lavorando intensamente per portare a casa dei risultati. In questi tre anni non ci siamo fermati un minuto. Nemmeno dopo il terremoto ma - ribadisce - con l'allarmismo non si risolvono i problemi occorre lavorare in silenzio e portare a casa risultati per il nostro territorio». (s.g.)

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