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Corteo ieri da piazza Ariostea al duomo

In marcia per i martiri cristiani

In marcia per i martiri cristiani

Solidarietà con i “nazareni” che vengono perseguitati nel mondo

27 ottobre 2014
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Il neonato centro culturale “San Massimiliano Kolbe” da poco sorto presso la parrocchia di Santo Spirito ha promosso ieri con il sostegno dell’arcivescovo monsignor Luigi Negri una marcia di preghiera e di sensibilizzazione pubblica a favore dei cristiani perseguitati in Medio Oriente. Prima di arrivare davanti alla Cattedrale dove è stato recitato il rosario si è tenuto un incontro presso l’istituto San Vincenzo al quale è intervenuto l’arcivescovo. «Il mondo odia Cristo - ha esordito - e questo è un dato certo. La storia è uno scontro e un confronto continuo con il signore delle tenebre che vuole distruggere ciò che Cristo ha fatto rendendo grande la cultura nella quale è nato Sant’Agostino. Lo scontro con Cristo è la terribile realtà di ieri e di oggi che vuole distruggere la dottrina cristiana». Monsignor Negri ha quindi accennato al progetto di gemellaggio fra Ferrara e Erbil, la diocesi irachena alla quale desidera inviare aiuti umanitari, e prima di congedarsi, ha lasciato a tutti il compito di rispondere sinceramente alla domanda che fece Cristo: E voi chi dite che io sia... Anche don Emanuele Zappaterra come direttore del Centro Missionario ha voluto sottolineare che non si deve perdere di vista l’azione dei missionari. «Essere qui oggi è un atto reale - ha concluso - perché se un cristiano soffre, soffre anche tutta la Chiesa». La situazione in Iraq, Siria e Africa è stata poi evidenziata dalla proiezione di alcuni filmati molto significativi a testimonianza degli orrori perpetrati contro i cristiani mentre il mondo sembra non avere ancora capito la gravità della situazione. Subito dopo si è formato il corteo aperto da una grande croce di legno e seguito da una folla silenziosa che indossava una pettorina con la lettera “nun” di Nazareno, come manifestazione di compartecipazione al dramma dei perseguitati per la fede. Come segno concreto di ulteriore impegno è stata lanciata la campagna “Adotta un Cristiano a Mosul” per continuare a raccogliere i fondi.

Margherita Goberti