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Così si aggirano i sistemi di difesa

Così si aggirano i sistemi di difesa

Sottrarre singoli elementi rende meno efficaci catene, lucchetti e chippature

28 ottobre 2014
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La strategia del furto di pezzi di bicicletta presenta più di un vantaggio per i ladri delle due ruote. Non ultimo, quello di aggirare i sistemi di antifurto che nel corso degli anni hanno conosciuto a loro volta una costante evoluzione.

Il più “scientifico” consiste nella chippatura del mezzo, che viene identificato tramite microchip, etichetta o marchiatura. La “punzonatura” però finora risulta limitata un circa duemila mezzi. La registrazione tramite targhetta comporta l’iscrizione al Registro Italiano Biciclette e rende rintracciabile il mezzo “intero”, ma non il singolo ricambio.

E se la marchiatura poco può contro il “bisturi” dei ladri di pezzi di ricambio, non più efficaci risultano i sistemi classici, come lucchetti e chiusure antiscasso, e l’assicurare il mezzo a un elemento fisso. Difese utili a evitare il “rapimento” della bicicletta ma non la sua “mutilazione” di sellini, fanali, manopole, cestini e altro ancora.

Non resta che affidarsi alle statistiche, allora. Secondo una ricerca dell’Ami (Agenzia per la Mobilità), i giorni più in cui si rubano più bici sono il mercoledì e il venerdì e la fascia oraria più a rischio è quella tra mezzogiorno e le sei del pomeriggio.

Il giorno più sicuro? La domenica. A quanto sembra soltanto l’1 per cento dei furti denunciati viene mezzo a segno l’ultimo giorno della settimana.