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Global Talent con Aiesec a Ferrara e all’estero

Global Talent con Aiesec a Ferrara e all’estero

Giovedì in Camera di Commercio convegno su opportunità di sviluppo e internazionalizzazione Il presidente Egoavil: se crescono e guadagnano le aziende ci sarà più guadagno per i laureati

28 ottobre 2014
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Dopo la nascita in ateneo con alle base grandi idee per il suo territorio d’origine, la giovane Aiesec Ferrara è sempre più motivata a ottenere risultati concreti. Tanto che giovedì alle 10, nella sala conferenze della Camera di Commercio, in Largo Castello 10, terrà il convegno “Career Fair. Le opportunità di sviluppo e internazionalizzazione per le imprese Ferraresi”. Aiesec Italia, che ha compiuto da poco sessant'anni, appartiene al network globale dell'associazione no profit più estesa al mondo, interamente gestita da studenti universitari. Presente in 124 paesi, il network opera per la realizzazione di progetti dal forte impatto sociale in tutte le regioni dove sono cresciuti i comitati locali. Quello ferrarese lavora all'interno della comunità cittadina sviluppando svariati progetti indipendenti, come l'estivo sodalizio con IBO Italia alle porte del Buskers Festival, e coinvolgendo costantemente partner quali Unife, il Comune di Ferrara, privati e altre associazioni nazionali di volontariato.

Alla mattinata di giovedì si sono interessati a fondo il vicesindaco Massimo Maisto e l'assessore allo Sviluppo Caterina Ferri, che apriranno e chiuderanno la conferenza. I posti, tuttavia, saranno limitati ed è consigliata la prenotazione scrivendo una mail a fabrizio.firrito@aiesec.it, il responsabile dell'area marketing, o telefonando al 329.3451436. Nel corso del convegno sarà presentato il comitato alla realtà imprenditoriale e studentesca della città. In particolare verrà descritto il programma Global Talent, che propone una doppia opportunità: «Da un lato - spiega il presidente Daniel Egoavil - accompagnare talenti internazionali all'interno delle aziende ferraresi e offrire loro un tirocinio di inserimento e formazione. Dall'altro, i nostri studenti hanno la possibilità di svolgere uno stage professionalizzante e retribuito in un'azienda estera». Il ruolo di Aiesec è di assistere sia l'azienda sia gli studenti, rispettivamente, nella selezione del candidato migliore e nella candidatura per lo stage da effettuare, supportando l'avviamento presso l'azienda fino alla fine del progetto. «La serie di passaggi da noi strutturati - prosegue Egoavil - funge da filtro e mira a garantire la qualità dello stagista, fondandosi sulle esigenze effettive dell'interlocutore. Proprio perché le capacità si formano durante gli anni di studio e approfondimento».

Da non tralasciare la registrazione tramite questi progetti dell'azienda nel network internazionale di Aiesec; un'occasione unica di visibilità, avendo potenzialmente accesso a ciascun mercato estero in cui l'associazione è presente, e magari con situazioni economiche in ascesa. Le esperienze di tirocinio con Aiesec terminano statisticamente nel 55% dei casi con una proposta di assunzione. Infatti la volontà di Egoavil e del direttivo in carica è di insistere sulla retribuzione degli stage, oltre che sull'incremento della portata aziendale in loco: «È tutto collegato - afferma il presidente - se crescono e guadagnano le aziende sul territorio, ci sarà materialmente più guadagno per i laureati di oggi e di domani». Aiesec Italia attualmente collabora con il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca per interagire con il tessuto scolastico, per innestare nella mentalità collettiva la logica di portare nel Paese ciò che di costruttivo si fa altrove. Di offrire nuovi orizzonti agli under30.

Matteo Bianchi