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ELEZIONI

«Il nostro voto a chi sceglie Comacchio»

Annarita Bova
«Il nostro voto a chi sceglie Comacchio»

Il sindaco Fabbri e gli ex del Movimento pronti a sostenere in Regione chi sottoscrive un decina di punti fondamentali

28 ottobre 2014
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COMACCHIO. Il sindaco Marco Fabbri e i consiglieri ex Movimento 5 Stelle di Comacchio si rimettono in gioco e lo fanno nella maniera che più li caratterizza, scendendo in campo e facendo in qualche modo scegliere “agli altri” la parte in cui dovranno stare.

«Ci hanno detto che siamo fuori... Fuori dal Movimento ma non dalla scena politica e amministrativa - spiega Fabbri - La nostra scelta di entrare in Provincia per tutelare il territorio ha avuto conseguenze ben note ma proprio perché ci siamo messi in gioco in maniera così forte non possiamo tirarci indietro adesso».

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Domenica 23 novembre in Emilia-Romagna si vota per eleggere l’assemblea legislativa e il presidente della giunta della Regione, «certamente esprimeremo anche noi la nostra preferenza, in quale direzione ancora non lo sappiamo - va avanti il primo cittadino - Ecco dunque che abbiamo preparato un documento, una sorta di lettera in cui mettiamo in evidenza quello che vogliamo per Comacchio e appoggeremo chi ci darà la giuste garanzie».

Ma Fabbri e i suoi non avevano detto che sarebbero comunque stati nel Movimento perché ne condividono comunque a condividerne i principi? Non avevano detto che mai e poi mai si sarebbero avvicinati ai partiti?

«È ancora così - precisa immediatamente il sindaco - A livello nazionale il M5S è il nostro punto di riferimento ma a livello locale le cose cambiano. Tutti gli esponenti pentastellati degli altri Comuni, ad eccezione di Copparo, non solo non hanno condiviso la nostra scelta da amministratori (pur conoscendo bene cosa significa governare), ma si sono preoccupati solo di attaccare e non di comprendere. Mancano dunque a priori i presupposti per una collaborazione considerato che antepongono principi e regolamenti al bene della comunità».

Il gruppo consiliare (ancora senza nome, almeno fino alla convocazione del prossimo consiglio comunale, anche se qualcuno sostiene che potrebbero utilizzare un brand ben preciso) tende la mano al Pd? «No, non è così. Noi siamo disposti ad appoggiare chi sosterrà Comacchio, ancora una volta rimasta “orfana” perché dall’alto così è stato deciso. Ed è stato deciso con un post per una regola inesistente».

Intanto ieri Fabbri era a Ferrara in veste tanto di sindaco quanto di rappresentante della Provincia di Ferrara per discutere, in Castello, di progetti di sviluppo che riguardano tutto il Delta. «E poi c’è ancora chi si chiede perché abbiamo scelto questa strada - chiude il sindaco - puntando il dito senza sapere. Se vogliamo che il territorio voli in alto, dobbiamo esserci perché stare alla finestra non basta. La nostra voce in Regione è fondamentale».

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