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LIDO NAZIONI

«Mia figlia bloccata dentro la discoteca» Ma il titolare nega

Marcello Pulidori
«Mia figlia bloccata dentro la discoteca» Ma il titolare nega

L’episodio è accaduto sabato sera. La ‘Rotonda’ si scusa ma precisa: nessuna prepotenza

28 ottobre 2014
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LIDO NAZIONI. Una madre che cerca la figlia e pretende che qualcuno le indichi dove poterla trovare; qualche buttafuori il cui fare intimorisce la signora, un trambusto terminato (come spesso accade) quando arriva chi ci mette il buonsenso (in questo caso la direzione e la proprietà del luogo in cui si sono verificati i fatti, sabato scorso, la Rotonda di Lido Nazioni). Alla fine tutto si è risolto senza gravi conseguenze. Ma quanto accaduto era sicuramente evitabile.

La mamma, una signora che risiede con il marito e la figlia a San Giuseppe, si è anche presa la briga di raccontare in una lettera la sua versione dei fatti.

«Mia figlia di 14 anni - spiega dunque la donna - viene invitata al compleanno di una sua compagna di scuola. La porto alla Rotonda alle 9 e mi accordo con lei per andare a riprenderla attorno a mezzanotte, non sapendo - aggiunge la madre - che da mezzanotte in poi il locale si trasforma in discoteca. Quando arrivo - e qui inizia la parte più preoccupante per la donna - scopro che alcuni buttafuori non fanno uscire mia figlia in quanto aveva smarrito la tessera-consumazioni».

Le mie continue richieste di poter andare a prendere mia figlia e tornare - prosegue la donna - non vengono considerate. Insomma, sono costretta ad entrare quasi di forza nella discoteca, a prendermi mia figlia ed a correre fuori in macchina, dirigendomi a casa. Ma possibile - conclude la madre - che accadano cose del genere nei locali frequentati dai nostri figli? Mi sono sentita terrorizzata!».

Sempre ieri, per ascoltare anche la versione della proprietà del locale, abbiamo raggiunto al telefono uno dei titolari, il quale ha fornito la sua spiegazione, chiedendo di poterla rilasciare a nome della direzione della Rotonda: «Innanzitutto - spiega la direzione del locale - se ci sono state delle maniere un po’ sbrigative, ci scusiamo con la ragazza e con la madre. Va però detto che in quel caso specifico i nostri addetti alla sicurezza hanno agito correttamente, in quanto chi perde la tessera delle consumazioni non può uscire così come se nulla fosse: sarebbe come cenare e poi scappare dal ristorante. Ad ogni modo - prosegue la direzione - non abbiamo fatto pagare nulla alla ragazza, che è andata via con sua madre senza alcun problema. Sul posto - prosegue la direzione - c’erano, peraltro, anche i carabinieri, quindi se davvero fosse stato commesso qualcosa di grave, quale migliore occasione per denunciarlo? Tuttavia - conclude la direzione della Rotonda - facciamo nuovamente le nostre scuse alla figlia ed alla madre, aggiungendo che il nostro locale da anni è impegnato su vari versanti come la sicurezza all’interno della Rotonda, la messa in evidenza di cartelli che invitano a comportamenti sani, lontani quindi da ogni tipo di abuso. Crediamo insomma di fare del nostro meglio, nel nostro lavoro. Non a caso ci siamo affidati a dei professionisti del settore anche per quanto riguarda la sicurezza interna. Speriamo che tutto possa essere chiarito senza strascichi di alcun genere».

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