La Nuova Ferrara

Ferrara

«Aspettiamo la fine dell’inchiesta»

«Aspettiamo la fine dell’inchiesta»

La morte dell’operaio: tre tecnici a processo e Dondi indagato in un’altra tranche

29 ottobre 2014
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Il dopo terremoto non è stato solo crisi aziendale. Il dopo terremoto ha visto Tecopress coinvolta nell’inchiesta giudiziaria per la morte di Gerardo Cesaro, l’operaio schiacciato dalle travi di uno dei capannoni crollati la mattina del 20 maggio 2012. «Quella mattina - ripete sempre Dondi - abbiano sperato nel miracolo», perchè Cesaro era disperso, si sperava fosse riuscito a salvarsi: impossibile sotto l’inferno delle travi che crollavano come fuscelli. E ora l’inchiesta vede tre tecnici imputati e sotto processo, mentre per lo stesso titolare,Enzo Dondi, nel ruolo di amministratore delegato e la responsabile della sicurezza, si è aperta una nuova tranche dell’indagine che dovrebbe finire a dicembre. «Noi siamo qui, in attesa di conoscere cosa decideranno i magistrati - spiega Dondi - Il giudice ha valutato di riaprire l’indagine e noi abbiamo dato tutta la nostra disponibilità, oggi come ieri per accertare fino in fondo la verità. Io non sono un tecnico però quello che è successo in quell’alba, non trova spiegazioni: il nostro capannone più nuovo, più performante e più sicuro è crollato mentre quello vecchio che era a distanza di alcune decine di metri è rimasto in piedi. Ciò che è successo, il terremoto, non si spiega in tanti altri modi: ripeto capannoni a est e ovest della linea della scossa sono rimasti in piedi, quelli che erano sopra, invece». «Ieri come oggi posso dire che siamo sempre stati vicini alla famiglia Cesaro, e la nostra disponibilità non è mai venuta meno». Resta l’inchiesta e si vedrà quale responsabilità possa avere Tecopress, visto che finora i rilievi penali sono emersi sui tecnici che hanno progettato e controllato il capannone crollato.

«Nel caso avessimo anche noi responsabilità che i magistrati dovranno valutare, non avremo problemi a far fronte ad ogni cosa». «Quello che voglio dire è che Cesaro era un pezzo della nostra Grande famiglia, la sua è una bellissima famiglia che noi abbiamo conosciuto e alla quale ancora oggi vogliamo dare la nostra massima disponibilità».

L’inchiesta Tecopress assieme alle altre sui crolli all’Ursa e alle ceramiche S.Agostino sono tutte in fase di conclusione.