La Nuova Ferrara

La futura Tecopress esiste già: il progetto esecutivo è pronto e prevede la ricostruzione integrale dei capannoni, l’acquisto di nuovi macchinari e la realizzazione di impianti produttivi ad altissima tecnologia ed avanguardia. Per far questo, nel progetto servono uomini, nuovi e bravi. «Nei nostri programmi c’è prima la ricostruzione e poi l’assunzione di 20 figure tecniche di altissimo livello». Ingegneri, giovani e con l’entusiasmo del padre di Tecopress, Enzo Dondi che però ha già annunciato che dopo la ricostruzione lascerà tutto in mano ai figli e ai suoi tecnici: «E’ ora di farlo», scherza e pochi, in fabbrica, ci credono.

I nuovi capannoni saranno ad altissimo risparmio energetico: nel tetto sono previste file di pannelli fotovoltaici di ultima generazione, che diventeranno una centrale di produzione di energia elettrica: 1,4 Mw che permetterà un risparmio importantissimo per una fabbrica che mangia energia per produrre. Per fondere alluminio e tutte le leghe possibili che sono sul mercato e far fronte alle commesse: ogni pezzo (basamenti, carter, crociere) ha necessità di avere materia prima adeguata.

Da qui la differenziazione delle leghe di alluminio, materiale stoccato in grandissima quantità nel piazzale. La fabbrica nuova erediterà tutto dalla vecchia: soprattutto i certificati ambientali, perchè in Tecopress, spiegano, non si butta nulla: tutto è rimesso nel ciclo di produzione, ed è così che si guadagnano premi, si vincono commesse, si sta sul mercato, si convincono i creditori.