La Nuova Ferrara

Ferrara

Cimiteri, crolla il tetto della chiesetta nel cimitero

Cimiteri, crolla il tetto della chiesetta nel cimitero

Sant’Agostino. Ma questo non rallenta i lavori in programma, a partire da Dosso Poi si sistemerà il camposanto del capoluogo. Dubbi sulle luci votive spente

30 ottobre 2014
2 MINUTI DI LETTURA





SANT’AGOSTINO. Il crollo di parte del tetto della chiesetta collocata nel cimitero di Sant'Agostino, avvenuto lunedi, non cambierà la tabella di marcia dei lavori di ripristino dei cimiteri programmati dall'amministrazione comunale. «Da quanto ho appreso dagli adetti ai lavori, il crollo ha interessato solamente una piccola parte del tetto - spiega il vice sindaco santagostinese Simone Tassinari- la zona dove e avvenuto il crollo risultava già altamente danneggiata, e recintata dal maggio 2012.

Come la chiesetta, buona parte dei cimiteri del nostro teritorio, necessitano di interventi, e come già annunciato, a gennaio si darà il via ai lavori del cimitero di Dosso e a seguire saranno avviati i lavori di ripristino del cimitero di San Carlo e Sant'Agostino, dove si andrà a lavorare a zone, per consentire comunque l'accesso ai familiari nelle zone agibili».

Il 2 novembre si terrà la giornata dedicata alla commemorazione dei defunti e molti cittadini che hanno i cari sepolti nelle aree inagibili del cimitero, per il secondo anno consecutivo, non potranno andare a trovare i loro famigliari per poter dire una preghiera davanti alla loro tomba , ma dovranno lasciare un fiore vicino al le recinzioni.

«Oltre che ad essere amministratori- continua Tassinari - siamo cittadini di questo comune,anche noi abbiamo i nostri cari sepolti in questo cimitero, e come tanti santagostinesi non vediamo l'ora di poter recitare una preghiera davanti alla tomba dei nostri cari, stiamo lavorando per far si che le aree inagibili, vengano ripristinate il prima possibile. La Regione Emilia-Romagna ha messo a disposizione i fondi, ad oggi i tempi sono quelli, non abbiamo rallentamenti, si sta seguendo solamente l'iter burocratico previsto per le opere pubbliche danneggiate dal terribile terremoto del 20 e 29 maggio 2012».

Il vice sindaco Tassinari, inoltre fa presente, che chiederà alla ditta che gestisce la luci votive, i motivi perchè, anche nelle zone agibili del cimitero, le luci stesse risultano ancora spente, e non ancora ripristinate da quando ci sono state le scosse di terremoto. Su questa vicenda diversi sono stati i cittadini che si sono rivolti agli amministratori comunali per chiedere una spiegazione sui motivi per i quali le luci votive non sono state ripristinate. Ora l’amministrazione comunale ha deciso di compiere un passo ufficiale in questa direzione interpellando direttamente la ditta in questione e chiedere alla stessa spiegazioni su questo prolungato black-out.

Maria Teresa Cafiero

©RIPRODUZIONE RISERVATA