La Nuova Ferrara

Ferrara

l’opinione dell’arcivescovo negri

«Halloween? Un tentativo di banalizzare la morte»

<La morte  sta diventando una cosa di cui non si può parlare>

30 ottobre 2014
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«La morte - dice l’arcivescovo Luigi Negri, parlando della commemorazione dei defunti e dei contrasti con la festa pagana di Halloween - sta diventando una cosa di cui non si può parlare. È meglio tradurla con altre terminologie, anche se poi si prende le sue vendette, demolendo queste nostre false sicurezze. Con le drammatiche notizie che arrivano ogni giorno sulla morte tremenda di molte persone, sta diventando invece la protagonista assoluta delle nostre vicende nazionali e internazionali».

«La Chiesa in questi giorni ricorda i defunti - continua l’arcivescovo - mettendo anche in risalto la positività della vita, ponendo ben in evidenza la sua sacralità . Come arcivescovo della diocesi di Ferrara-Comacchio ci tengo molto alla ricorrenza dei defunti, accogliendoli tutti nella certezza della fede, che in qualche modo diventa un sostegno forte fra tutte le ridicolaggini con cui si tenta di compensare la morte, con festicciole come Halloween, che altro non è che un tentativo di banalizzare una cosa serie come i defunti e la morte per sostituirli con il magico, che offusca la realtà. È soprattutto una grande occasione da sfruttare per un incremento economico, con feste che non rimangono nell’alveo infantile, ma quando diventano anche un divertimento per gli adulti il riso rischia di tramutarsi in ira e per questo mi fermo qui».

La diocesi presenzierà al programma ufficiale della commemorazione dei defunti in ambito civile e religioso. Il vescovo esprime la sua profonda desolazione per “l’omicidio di Stato” perpetrato nei confronti della giovane donna iraniana Reyhaneh che è stata impiccata dopo un processo pieno di errori e che non ha considerato il suo diritto alla legittima difesa. Le è inoltre stata negata la possibilità di incontrare la madre e persino di donare i suoi organi, come aveva chiesto, allo scopo di aiutare altre vite.

«È una terribile testimonianza - dichiara Negri -dell’esito degradante a cui portano certe formulazioni ideologico-religiose. Per dire la solidarietà a questa vita spezzata e la nostra affezione e apertura alle migliaia di persone che si trovano nella medesima situazione, la diocesi di Ferrara-Comacchio pregherà per lei il giorno dei defunti, 2 novembre». L’Arcivescovo guiderà la recita del Rosario nella chiesa della Sacra Famiglia alle ore 16.30, e invita parrocchie, associazioni, gruppi e movimenti della diocesi a pregare per la stessa intenzione».