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«Il nostro angelo volato in cielo»

«Il nostro angelo volato in cielo»

Si è spenta Amalia Ghisellini, una donna che aveva dedicato la sua vita al volontariato

30 ottobre 2014
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CENTO. Una vita dedicata agli altri. Grande cordoglio nella comunità centese per la morte di Amalia Angela Ghisellini, deceduta lunedì 27 ottobre, all’età di 60 anni, dopo alcuni mesi di sofferenza causata da una grave malattia.

Da sempre e nonostante le difficoltà fisiche, Angela è stata impegnata come volontaria in aiuto ai più bisognosi. È grazie al suo immenso amore per gli altri, che il suo ricordo rimarrà indelebile nella mente e nel cuore di tutti coloro che l'hanno conosciuta.

I funerali si svolgeranno oggi alle 15 nella chiesa del Penzale. Colonna portante per tutti i ragazzi di Coccinella Gialla e per la comunità cristiana centese, Angela non si è mai sottratta a prestare il suo aiuto e volontariato in vari enti e associazioni vicine agli ultimi, nonostante la sua vita sia stata seriamente segnata da avvenimenti dolorosi che le hanno causato una grave disabilità. La ricorda con affetto, Giordana Govoni (presidente Anffas Onlus Cento): «Lei, un angelo che ha dato la vita per gli altri. Amata da tutti, Angela per noi, non era solo un’infermiera, ma un punto di riferimento, una confidente e un’amica per tutti i ragazzi di Coccinella Gialla».

Dopo una vita al servizio del prossimo, a lei l’omaggio di chi l’ha amata: «Dopo il grave incidente che subì 34 anni fa, dove rimase paralizzata e perse il suo primo figlio, ha continuato a lottare e lavorare sostenuta da una grandissima e profonda fede che l’ha accompagnata fino al suo ultimo respiro e le ha fatto affrontare la sua malattia con serenità. Coraggiosamente e nonostante il suo stato, nove anni dopo l’incidente, ha dato alla luce Donato, figlio cercato e amato, accolto come dono di Dio. È stata per tutti un grande esempio di amore per la vita. Il sorriso e la pace che da sempre ha opposto alle avversità, ne sono testimonianza e le hanno valso il grande affetto da cui è stata a sua volta circondata».

Angela lascia nel dolore il marito Ferruccio Ferioli, il figlio, i fratelli e tutti gli amici e le amiche che l’hanno aiutata nel corso del tempo e che lei affettuosamente chiamava “Angeli”.

Beatrice Barberini

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