La Nuova Ferrara

Ferrara

i professori Degli uberti e Ambrosio

Nessuna prescrizione illecita Archiviazione per due medici

Nessuna prescrizione illecita Archiviazione per due medici

Erano stati indagati nell’ambito dell’inchiesta per farmaci gonfiati, una maxinchiesta in mezza Italia, partita da Rimini e poi approdata alla procura di Busto Arsizio, dove ha sede in Italia la casa...

30 ottobre 2014
3 MINUTI DI LETTURA





Erano stati indagati nell’ambito dell’inchiesta per farmaci gonfiati, una maxinchiesta in mezza Italia, partita da Rimini e poi approdata alla procura di Busto Arsizio, dove ha sede in Italia la casa farmaceutica Sandoz: la mutlinazionale era finita sotto accusa per aver elargito favori e altro a medici in cambio della prescrizione di farmaci (con ormoni della crescita) per pediatria e endocrinologia. A distanza di mesi dall’apertura dell’inchiesta, il professore Ettore degli Uberti e la professoressa Maria Rosaria Ambrosio, direttore e dirigente della Endocrinologia del Sant’Anna, sono stati ritenuti del tutto estranei alle ipotesi contestate e il gip di Busto Arsizio ha accolto l’archiviazione piena della loro posizione come richiesto dalla stessa procura.

Una archiviazione giunta, come non accade spesso, appena dopo la chiusura indagini, quando dopo l’atto della procura i due sanitari, attraverso i propri legali (Eugenio Gallerani e Marco Linguerri), hanno chiarito con l’interrogatorio reso, documenti e corpose memorie difensive che all’Endocrinologia del S.Anna non vi erano state prescrizioni gonfiate e che i contributi liberali di Sandoz all’Università di Ferrara e borse di studio non erano affatto legati a quelle prescrizioni: dunque l’ipotesi di reato di corruzione era del tutto fuori luogo. I magistrati di Busto Arsizio hanno deciso per 41 sanitari il rinvio a giudizio (udienza fissata al 5 febbraio) e solo per 7 di tutti gli indagati (compresi i due sanitari ferraresi) è stata decisa l’archiviazione. L’inchiesta voleva mettere in luce nel periodo tra 2009 e il 2010, una serie di prescrizioni ritenute gonfiate (nei 41 casi per cui vi sarà il processo, al momento l’ipotesi ha tenuto) legate direttamente a contributi che Sandoz elargiva a pioggia.

«La procura di Busto Arsizio - spiegano i due legali, Gallerani e Linguerri - a seguito della nostra attività difensiva ha compreso bene la situazione e ha chiesto l’archiviazione poi accolta dal giudice ai primi d’ottobre». I magistrati hanno rilevato che non c’è alcuna prova di alcun patto illecito tra indagati e casa farmaceutica, poichè furono fatte precise scelte terapeutiche legate alle patologie dei pazienti e vi furono dosaggi del tutto adeguati nelle prescrizioni. Per convincere i magistrati della loro estraneità, i legali di degli Uberti e Ambrosio hanno prodotto tutte le prescrizioni di un anno, provando che tutto era basato su esigenze terapeutiche adeguate ai pazienti trattati, adulti del reparto di Endocrinologia e che il prodotto Sandoz, il più economico sul mercato, non era il solo ad essere prescritto. Finanziamenti e borse di studio, inoltre, non erano offerti solo da Sandoz ma da tante altre case farmaceutiche, da qui l’estraneità a qualsiasi illecito. Altra cosa purtroppo emersa nella stessa inchiesta riguarda le prescrizioni in ambito pediatrico del farmaco (ormone della crescita): tantissimi bambini in tutta Italia furono bombardati con sovradosaggi dai medici ancora coinvolti solo per favorire Sandoz. Ma sarà il processo a confermarlo o meno.