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Regionali, scheda pronta 5 pretendenti e 10 liste

Regionali, scheda pronta 5 pretendenti e 10 liste

In attesa del responso del Tar resta esclusa a Ferrara “Liberi Cittadini” (ex M5S) Hanno potuto assistere all’estrazione solo i rappresentanti dei partiti

30 ottobre 2014
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Pronti, partenza, via. La scheda è fatta, in attesa delle crocette da apporvi domenica 23 novembre. Ieri pomeriggio in tribunale è stato effettuato il posizionamento delle liste in corsa nella nostra provincia per le prossime elezioni regionali. Procedura impostata secondo i più rigorosi criteri formali, dopo i tre quarti d’ora di ritardo sul via prefissato: nella sala della biblioteca sono ammessi solo i rappresentanti di lista o i loro delegati, tanto che i candidati Mauro Malaguti (Fratelli d’Italia) e Alessandro Cantale (Movimento Cinque Stelle) vengono fatti accomodare all’esterno. L’ordine di apparizione dei candidati alla presidenza era stato stabilito il giorno precedente a Bologna; perciò l’estrazione ferrarese in pratica ha riguardato la composizione interna delle due coalizioni (centrosinistra e centrodestra) che riuniscono forze diverse. Sulla scheda in alto a sinistra (una reminiscenza del vecchio Pci, se vogliamo) il nome è quello di Stefano Bonaccini, con accanto nell’ordine quattro liste: Emilia-Romagna civica, Centro per Bonaccini, Partito democratico e Sinistra ecologia e libertà. Subito sotto l’alleanza che sostiene il sindaco di Bondeno Alan Fabbri: Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega Nord. A seguire le formazioni autonome L’altra Emilia Romagna (candidata presidente Maria Cristina Quintavalla), Movimento Cinque Stelle (Giulia Gibertoni) e Ncd-Udc (Alessandro Rondoni). Quindi nel Ferrarese si potranno votare dieci liste e cinque candidati governatori: un numero tutto sommato ridotto, tuttavia superiore a quello delle ultime consultazioni regionali della primavera 2010, quando nelle urne ci si poté esprimere su una rosa di otto liste e quattro candidati alla presidenza.

Va aggiunto che in provincia di Ferrara (così come del resto a Piacenza e Reggio Emilia), non sarà presente sulla scheda Liberi cittadini per l’Italia, lista promossa dagli ex M5s Giovanni Favia e Federica Salsi: il ricorso contro l’esclusione della lista a Ferrara nostre è pendente davanti al Tar, comunque vada il candidato presidente potrà correre nelle altre sei province. Il tutto naturalmente in attesa dell'ufficialità dalla Corte d'Appello di Bologna che ha competenze elettorali regionali. Fratelli d’Italia è fuori a Ravenna, mentre può finalmente tirare un sospiro di sollievo Emilia-Romagna civica, che vede la confluenza di Psi, Verdi, Sc e LibDem: la lista si è vista accettare tutte le obiezioni (in un primo momento era stata esclusa anche a Ferrara) e ora è presente in tutte le circoscrizioni. La formazione Centro per Bonaccini, lista del Centro democratico di Tabacci con Democrazia solidale di Dellai, ha raggiunto il minimo di cinque province: sarà sulla scheda a Reggio Emilia, Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena e Ravenna.

Fabio Terminali