La Nuova Ferrara

Ferrara

Filcams, Fisascat e Uiltucs contro le liberaLIZZAZIONI

«State a casa il 1º novembre»

L’appello dei sindacati ai lavoratori del commercio per Ognissanti

30 ottobre 2014
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Le federazioni provinciali dei lavoratori di Commercio Turismo e Servizi di Cgil, Cisl e Uil sono sul piede sul guerra e hanno deciso di scioperare nella giornata del 1º novembre, quando molti negozi, ipermercati e supermercati sono aperti nonostante la giornata festiva di Ognissanti.

Filcams, Fisascat e Uiltucs dichiarano e ribadiscono «la propria contrarietà al sistema deregolamentato e spinto all’estremo delle aperture commerciali nelle giornate festive derivanti dal Decreto Liberalizzazioni».

«Dopo ormai tre anni di liberalizzazioni degli orari e delle aperture domenicali e festive previste dal decreto “Salva Italia” - dichiarano le segreteria provinciali dei tre sindacati - gli effetti reali e riscontrabili sono completamente negativi. Le liberalizzazioni non hanno portato nessun aumento dell’occupazione, nessun aumento dei consumi ma hanno peggiorato le condizioni di lavoro, impattando sulla vita delle lavoratrici e dei lavoratori. Come Filcams Fisascat e Uiltucs confermiamo la necessità di cancellare il Decreto sulle Liberalizzazioni e riscrivere un sistema diverso di regole per il settore. Ribadiamo la necessità di affidare la materia delle aperture domenicali e festive e delle aperture commerciali alla competenza delle Regioni e dei Comuni, ricercando una loro equilibrata definizione attraverso il confronto con le parti sociali nel territorio. Lo stesso Disegno di Legge passato alla Camera e fermo all'esame del Senato che prevede la chiusura obbligatoria delle dodici festività annuali, tra cui anche il primo novembre (festa di Ognissanti) va in questa direzione».

«Crediamo e restiamo convinti - proseguomo i sindacati - che si possa lavorare per un commercio che faccia convivere servizi, sviluppo, crescita e corretta concorrenza in una dimensione meno frenetica, più umana, più rispettosa delle esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori rispettando e valorizzando anche il significato ed il valore sociale delle festività civili e religiose. Questo obiettivo intendiamo sostenerlo nell'incontro da noi richiesto alla Provincia per la definizione di un eventuale accordo, esteso all'intero Territorio provinciale, che definisca orari e chiusure degli esercizi commerciali provinciali. A sostegno dell'iniziativa invitiamo le lavoratrici e i lavoratori a non dare la propria disponibilità a lavorare nella festività aderendo allo sciopero proclamato dalle strutture Provinciali di Filcams Fisascat e Uiltucs per la giornata del 1° Novembre».