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Inseguito e preso sulla superstrada

di Marcello Pulidori
Inseguito e preso sulla superstrada

La notte brava di un giovane tunisino: ruba un’auto e fugge. La polizia stradale lo arresta nel Ravennate. Oggi il processo

31 ottobre 2014
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FERRARA. Il furto di uno zaino avvenuto negli spogliatoi della piscina comunale di Via Bacchelli è soltanto il prologo di quella che, mercoledì, è diventata una vera e propria notte brava, protagonista un ventenne tunisino alla fine arrestato, addirittura nel Ravennate, dalla polizia stradale per furto, resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Il protagonista, C.M., sarà processato con il rito direttissimo stamane dal tribunale di Ravenna. Tutto dunque ha inizio nei locali della piscina.

Il ragazzo vede uno zaino e lo ruba, poi gli basta poco per trovare le chiavi e ‘indovinare’ l’auto da razziare. Con un particolare, però, il giovane non fa i conti: la macchina è dotata di sistema antifurto satellitare che consente alla polizia stradale di mettersi all’inseguimento della Mini che nel frattempo viaggiava a folle velocità diventando un pericolo per l’intera viabilità. Il giovane inseguito porta l’auto sul raccordo autostradale Ferrara-Porto Garibaldi, la cosiddetta superstrada per il mare.

Mentre le pattuglie della polizia stradale, a tutta velocità, la percorrono, la Mini e gli agenti arrivano in pochi minuti sulla Statale Romea. Il tunisino è braccato ed intanto l’allarme è già stato diramato alle altre auto delle forze dell’ordine nelle vicinanze. Ma la polizia stradale di Ferrara (distaccamento di Argenta) riesce a sbrigare tutto da sè: in prossimità di un rotonda, difatti, in località Casalborsetti, nel Ravennate, il 20enne perde il controllo dell’auto, auto che si ribalta in un fosso. Non ancora pago, però, di quanto combinato, il giovane tenta la fuga, questa volta a piedi, in mezzo alla campagna. Dopo alcune decine di metri, tra zolle e fango, e con gli agenti della polizia stradale che ormai quasi lo sfiorano, il ventenne termina la sua fuga e viene arrestato.

Gli agenti lo caricano in auto e lo conducono alla Questura di Ravenna. Dovrà rispondere, come detto all’inizio, di furto, resistenza e violenza (in quanto al momento di essere catturato il ragazzo ha anche cercato di picchiare i poliziotti). Come ha avuto un prologo (per la verità particolarmente concitato), il caso avrà anche un suo epilogo: questa mattina alle 9,30 il ventenne sarà processato dal tribunale di Ravenna con il rito direttissimo. Un epilogo cui forse non si sarebbe arrivati senza la costanza e la professionalità degli agenti della polizia stradale che hanno portato a termine questo intervento.

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