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Lavori del dopo terremoto Resta il nodo di San Biagio

Lavori del dopo terremoto Resta il nodo di San Biagio

A buon punto la maggior parte di interventi e progetti per gli edifici nel territorio ma rimane ancora al palo l’opera di recupero per la chiesa della frazione

31 ottobre 2014
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ARGENTA. Per ottenere i finanziamenti del dopo terremoto e intervenire per riparare crepe o cedimenti dovuto esclusivamente alla causa-effetto del sisma, e quindi rimettere in sicurezza gli edifici, c'erano due strade parallele da imboccare. La prima è stata percorsa con risultati importanti dall'amministrazione comunale; la seconda, per gli edifici ecclesiastici dalla diocesi di Ferrara-Comacchio e da quella di Ravenna. Questo perché, le parrocchie del territorio argentano sono suddivise a metà: Codifiume, Traghetto, San Nicolò, Benvignante e Consandolo con l’arcivescovo Negri; Argenta, Campotto, Bando, San Biagio, Filo, Longastrino e Anita sono con il vescovo Lorenzo Ghizzoni. Tornando ai finanziamenti ottenibili solo dopo aver presentato un progetto tra l'altro da valutare se finanziabile dalla Regione, la giunta del sindaco Fiorentini è riuscita a ottenere fondi per la messa in sicurezza della chiesa di San Giovanni, lavori peraltro già fatti, per il Museo civico, per la Delizia di Benvignante poi altre cosucce sia per le ex scuole di Boccaleone sede della Croce rossa Italiana che per Villa Giordani a Santa Maria Codifiume anche in questo caso già terminati. Per le chiese “ferraresi” a San Nicolò c'è l'ok anche per la canonica così pure per Benvignante e Codifiume mentre, per quelle “romagnole”, Anita già sorride, Filo è sulla buona strada, ma chi “piange”, invece, è la chiesa di San Biagio chiusa dalla prime scosse con tutto quello che ne consegue. A tutt'oggi, i fedeli sanbiagesi abituati a frequentare questa chiesa, stanno aspettando notizie dalla curia di Ravenna, di sapere cioè a che punto è il progetto, se la Regione l'ha finanziato. Notizie, per altro, richieste direttamente al vescovo Ghizzoni il 7 ottobre scorso, in occasione della festa al santuario della Celletta. (g.c.)