La bonifica di Yara si può fare La giunta approva il progetto
La bonifica si può fare, di un ’area industriale di 40 ettari all’interno del Petrolchimico cittadino. La Giunta comunale ha infatti approvato (deliberatando il 21 novembre scorso), l'analisi di...
La bonifica si può fare, di un ’area industriale di 40 ettari all’interno del Petrolchimico cittadino. La Giunta comunale ha infatti approvato (deliberatando il 21 novembre scorso), l'analisi di rischio della società Yara Italia Spa sui terreni di proprietà nel Petrolchimico: si tratta di un progetto esecutuvo iniziato da tempo, che ha visto già eseguiti 97 sondaggi, oltre 500 campioni di terreno e 70 di acque sotterranee, oltre 32.000 analisi chimiche ambientali.
Il documento approvato dalla Conferenza dei servizi, vede alla base il «Protocollo per la gestione dei procedimenti di bonifica» che fu concordato tra gli enti di controllo e tutte le aziende all’interno del Polo chimico ed approvato il 18 febbraio 2014.
In pratica si restituiscono agli usi legittimi le aree che, dalle analisi di rischio e dalle indagini richieste dagli enti di controllo, non hanno evidenziato superamenti delle soglie di contaminazione e di rischio, così come previsto dal codice dell'ambiente. La delibera impone comunque un piano di monitoraggio sui luoghi per una durata di almeno 5 anni, in grado di rilevare trimestralmente, attraverso la rete di 17 piezometri posizionati, se vengono mantenute le condizioni iniziali.
«Il documento approvato
dalla Giunta prosegue il cammino intrapreso nell’area industriale su sostenibilità del sito e le bonifiche - sottolinea l'assessore all'ambiente e al petrolchimico, Caterina Ferri -. Infatti, diversamente di altri Poli chimici inclusi tra i siti di interesse nazionale che devono ancora intraprendere azioni concrete per bonifiche, qualità aria, energie rinnovabili, studi di sicurezza integrati, bonifiche amianto, il sito di Ferrara vanta oggi una rete completa di monitoraggio dell’aria composta da tre centraline gestite da Arpa, la bonifica del cemento amianto dai manufatti, l'efficientamento energetico e la produzione di energia pulita, lo studio di processi produttivi sempre più 'green'». Da aggiungere inoltre la bonifica della falda profonda, per cui l'iter è in corso da parte delle aziende interssate: a breve si avrà la valutazione dell'analisi di rischio per le aree di proprietà di Basell Poliolefine e Sapio spa per un totale di oltre 50 ettari.