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Le ditte metalmeccaniche: più servizi contro la crisi

Negativi i dati dell’ultimo trimestre per un settore nevralgico dell’economia Timidi segnali positivi solo dall’export e parzialmente dalla cassa integrazione

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Scenari ancora grigi per l’industria metalmeccanica nel ferrarese e nell’area allargata alle confinanti province di Modena e Bologna. Ancora una volta i dati parlano di una crisi economica senza precedenti che continua a colpire l'Italia e l'Unione europea. I primi mesi del 2014 mostravano finalmente una leggera inversione di tendenza. Inversione, purtroppo contraddetta dalle ultime rilevazioni. La ripresa sembra ancora una volta spostata all'anno prossimo. Anche l'industria metalmeccanica, nonostante la presenza di un numero elevato di aziende capaci di innovare, crescere e internazionalizzarsi, continua a essere in recessione, come confermano i dati elaborati da Federmeccanica nell'ultima indagine congiunturale.

Confindustria Modena, Unindustria Bologna e Unindustria Ferrara, che di recente hanno avviato un percorso di fusione, hanno deciso di unire la loro voce a quella di Federmeccanica per denunciare le criticità che anche a livello locale sta attraversando questo settore.

«Non possiamo che unirci all'appello del presidente di Federmeccanica Fabio Storchi per tenere alta l'attenzione sul comparto». Affermano Massimo Goldoni, capo sezione meccanica di Confindustria Modena, Sonia Bonfiglioli, presidente del settore metalmeccanico di Unindustria Bologna e Renato Chiavieri, capo sezione meccanica generale di Unindustria Ferrara.

«Un settore decisivo come la metalmeccanica, che ci vede secondi solo alla Germania per competitività, ha bisogno di un sistema-Paese che consenta alle imprese di esprimere tutte le loro potenzialità. Occorrono misure che le liberino dai vincoli burocratici e che le sostengano nella ricerca e nell'innovazione. Noi cerchiamo di dare il nostro contributo concentrandoci sul processo di integrazione che abbiamo in corso. Il nostro obiettivo è di diventare un punto di riferimento imprescindibile per la crescita della manifattura in generale e della metalmeccanica in particolare. La nostra industria meccanica, forte di una lunga tradizione alle spalle, si distingue per professionalità, innovazione, know-how. Proprio per questo è necessario fornire alle imprese il massimo sostegno in termini di servizi, finanziamenti, attività di formazione, incentivi alla ricerca e sviluppo per mantenere un patrimonio che ha ricadute straordinarie per lo sviluppo di tutto il territorio».

Ma a dare respiro alle performance della meccanica continua a essere l'export, che anche nei primi sei mesi dell'anno è risultato in crescita: 6,3% a Modena, 6,2% a Bologna e 12,4% a Ferrara.

Un segnale leggermente positivo arriva anche dalla cassa integrazione, che nel periodo gennaio-settembre 2014 risulta (in modo diversificato) in calo in tutte e tre le province, tranne la cassa straordinaria a Ferrara che risulta in crescita del 251,7% (3,9 milioni di ore).