Da sindaci a capi azienda Nuova tornata di nomine
Parisini diventa presidente di Ferrara Fiere con Zanardi consigliere delegato Marchesini è riconfermato a Delta 2000 ma stavolta c’è anche lo stipendio
Da sindaci a presidenti di società pubbliche. Parabole gemelle per una pattuglia di amministratori smontati dal vertice del loro Comune, per approdare, dopo un tempo più o meno lungo, su poltrone importanti, anche se meno remunerate rispetto ai tempi d’oro. Il quadro si è, per ora, completato venerdì, quando le assemblee dei soci di Ferrara Fiere e Delta 2000 hanno nominato i nuovi vertici delle rispettive società a partecipazione pubblica o mista (nel caso della società di servizi del Basso Ferrarese), decidendo di sfruttare le professionalità maturate anche nel corso del loro mandato da due ex sindaci Pd. Filippo Parisini, che ha lasciato nel maggio scorso il Comune di Ro dopo i canonici due mandati, è stato indicato dai soci ferraresi a presidente della società fieristica al posto di Nicola Zanardi, che dopo tredici anni lascia l’incarico ma non gli uffici di via della Fiera: rimarrà, infatti, come consigliere delegato, una nuova figura di nomina bolognese (Ferrara Fiere è partecipata al 51% da Bolognafiere), per bilanciare la quale è stata soppressa la carica di vicepresidente. Gli stipendi? Toccherà al Consiglio di amministrazione, formato da tre esponenti di nomina ferrarese e quattro bolognesi, definirlo nell’ambito di un tetto fissato dall’assemblea, per entrambi gli incarichi di vertice, in 25mila euro (si tratta sempre d’importi lordi) l’anno. Zanardi percepiva 45mila euro cumulando i due incarichi, tutto considerato si dovrebbe fare patta sul fronte degli esborsi pubblici.
Parisini, tra gli esponenti più in vista della nuova leva Pd, dal 24 luglio scorso è vicepresidente di Sipro, incarico che in precedenza non era previsto, per curare in specifico i rapporti con gli enti locali. Per questo percepisce un emolumento di 22mila euro l’anno, contro i 34mila della presidente Caterina Brancaleoni: gli stipendi sono stati ridotti in questa tornata del 10%.
Lorenzo Marchesini era sindaco di Mesola fino al maggio scorso, e contemporaneamente, dal 2011, presidente di Delta 2000, la società pubblico-privato che sviluppa progetti di sviluppo territoriale. Venerdì è stato confermato per un altro triennio alla guida di Delta 2000, ma stavolta scatta lo stipendio che nel primo triennio era stato risparmiato per evitare il cumulo con quello da sindaco: 1.959 euro al mese, tutto compreso, mentre restano a rimborso (fino ad un massimo di 30 euro, ma sulla base delle effettive spese di viaggio) per gli altri consiglieri: i confermati tra i quali Mauro Conficconi, ravennate, che percepisce anche il compenso da consigliere delegato (11.155,44 euro nel 2013), e la nuova Silvia Bassani, dipendente della Provincia di Ravenna. A Delta 2000 lavora anche un altro ex sindaco, Giancarlo Malacarne (Massa Fiscaglia), tra l’altro ex presidente della società, che nel 2012 vinse la selezione per l’incarico di seguire progetti Italia-Slovenia e Leader 4, ormai a conclusione: si tratta di 56.300 euro al netto Iva. Malacarne peraltro iniziò la sua attività lavorativa, prima di diventare sindaco, proprio in quella società.
Gian Paolo Barbieri, economista, non è più sindaco di Portomaggiore da sei anni: nel luglio scorso è diventato presidente di Area, la multiutility ambientale del Medio e Basso Ferrarese. Il suo compenso lordo annuo onnicomprensivo è di 24.958,80 euro.
Stefano Ciervo
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