La maggioranza diventa “Ex 5 Stelle”, è bagarre
Comacchio, Di Munno, capogruppo Pdl-Il Faro: «Gente presa in giro, dimettetevi» Michetti (L’Onda) vuole un referendum. Il sindaco: «Chiaro il nostro programma»
COMACCHIO. Gli animi si sono scaldati l'altra sera durante la seduta del consiglio comunale di Comacchio quando, circa a metà riunione, è stato comunicato che il gruppo di maggioranza, in conseguenza all'espulsione dell'intera lista dal Movimento con il quale si era presentato alle amministrative del 2012, sta ridefinendo la propria denominazione e il relativo progetto politico. «In via transitoria - afferma il consigliere e capogruppo Calderone - la nuova denominazione del gruppo sarà "Ex 5 Stelle" ma costanza e fede politica non verranno mai tradite, non vogliamo che il nostro Comune risulti solo e isolato. Il nostro impegno - assicura - non verrà mai meno. Sono molto rammaricato per la scelta presa dal Movimento e da come è stata comunicata».
A questo punto, Antonio Di Munno, capogruppo Pdl-Il Faro, si scatena e invoca le dimissioni di tutta l'amministrazione: «Una comunicazione di questo tipo la città se la aspettava. Oggi - sostiene - dovreste avere la dignità di andarvene a casa perché avete già preso in giro abbastanza, non solo durante la campagna elettorale ma anche in questi anni di amministrazione. Adesso - affonda - noi dovremmo accettare e credere che voi siete i salvatori della patria? Avete preso in giro i comacchiesi, presentandovi come un certo movimento politico e oggi non ne fate più parte, quindi, se aveste un minimo di dignità dovreste rassegnare le dimissioni».
Il consigliere della lista civica L'Onda, Davide Michetti ha espresso in maniera più morbida il suo dissenso rispetto questa operazione e ha proposto di fare un referendum per verificare la volontà dei cittadini: «Per coerenza e trasparenza, per vedere se avete ancora la forza di andare avanti come ex di questo movimento». Moh'd Kubbajeh, consigliere Pd, ha espresso solidarietà nei confronti di Fabbri&Co. per il trattamento ricevuto da Grillo ma allo stesso tempo si interroga sul proseguo di questa maggioranza: «Dopo lo strappo con il movimento non sarete un pochino più "zoppi"»?
Il primo cittadino che ha risposto al termine degli interventi, non si è risparmiato e dopo aver precisato di non rimpiangere le sue scelte, ha continuato: «M5S sta perdendo voti in tutta Italia, il nostro programma è ancora molto chiaro. Consigliere - rivolgendosi a Di Munno - io le ricordo che lei è stato eletto con il Pdl e ora fa parte di Forza Italia e quindi anche lei è incoerente; io sono contento di non essere attribuito a un ex presidente che è stato interdetto dai pubblici uffici e che è indagato su più fronti. Questa è la mia posizione e spero di poter continuare a dare il mio contributo al territorio».
Samuele Govoni