La Nuova Ferrara

Ferrara

bondeno

Nardini (Pd) attacca Fabbri «Da lui soltanto promesse»

BONDENO. Nell'ultimo consiglio comunale, senza Alan Fabbri, è risultato evidente, secondo Giovanni Nardini (Pd), che «in sua assenza, l'unico assessore in grado di conoscere e rispondere sulle...

2 MINUTI DI LETTURA





BONDENO. Nell'ultimo consiglio comunale, senza Alan Fabbri, è risultato evidente, secondo Giovanni Nardini (Pd), che «in sua assenza, l'unico assessore in grado di conoscere e rispondere sulle molteplici attività del Comune è Marco Vincenzi. Sarà lui il futuro del centro destra a Bondeno? O la Lega, forte del 47% dei consensi alle Regionali, vorrà imporre un suo candidato? Vedremo nelle prossime settimane cosa capiterà e se i tempi dell'assemblea regionale e del consiglio comunale di Bondeno, che dovrà sancire la decadenza di Fabbri da sindaco, ci porteranno al voto nella primavera del 2015 o nel 2016». Sembra già prefigurare scenari futuri, Nardini, che aveva sfidato a maggio Fabbri alle Amministrative. E che ora punta il dito verso la Lega: «Un partito che ha messo in cassa integrazione 70 dipendenti e sta chiudendo il giornale La Padania, che ha donato un milione di euro a Bondeno per uno scopo politico ben preciso: mantenere Fabbri alla guida di Bondeno e lanciarlo per le Regionali. Le quali hanno sancito un ottimo risultato della Lega Nord, che con una campagna elettorale estremista, guidata dal segretario nazionale Matteo Salvini, ha fagocitato Forza Italia».

Nardini ricorda però anche la forte astensione e come la «Bernini, nel 2010, nella sfida ad Errani, era andata decisamente meglio con il 36,73%». Nardini se la prende poi anche con le «promesse (della giunta; ndr), ma sinora non è stato fatto nulla. La popolazione cala, i giovani se ne vanno, manca il lavoro, il reddito prodotto nel Comune continua a calare, ma va tutto bene. Bisogna affrontare la realtà: le sagre e i corsi di cucina vanno bene, ma non servono alla crescita di Bondeno. Bisogna affrontare il problema lavoro - conclude Nardini - con investimenti mirati e una seria politica di marketing territoriale». (mi.pe.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA