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Sclerosi, terminata la prima fase di "Brave dreams": tra un anno i risultati

Il professor Zamboni
Il professor Zamboni

Sono stati trattati tutti i pazienti sottoposti al metodo Zamboni per capire se l'angioplastica può curare la malattia

31 dicembre 2014
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FERRARA

È terminata la fase di reclutamento e di intervento sui pazienti affetti da sclerosi multipla nell'ambito dello studio 'Brave Dreams': lo ha reso noto «con soddisfazione» l'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara. Lo studio prevedeva diverse fasi: il reclutamento, l'intervento e la valutazione, nel tempo, del risultato clinico (follow-up). Il reclutamento e l'intervento sono stati eseguiti oggi su tutti i pazienti selezionati in otto centri italiani, coordinati dal S.Anna di Ferrara. Tra un anno saranno disponibili tutti i dati per dare la risposta definitiva alle domande che lo studio prevedeva: valutare l'efficacia e la sicurezza della angioplastica in pazienti affetti da sclerosi multipla.

I centri che hanno collaborato: Bologna, Ravenna, Catania Policlinico, Ancona, Novara e l'Istituto Besta di Milano. Inoltre il Centro di Careggi di Firenze, per la valutazione delle risonanze magnetiche, e l'Università di Milano Bicocca per le analisi statistiche. La Direzione dell'Azienda ringrazia il dottor Paolo Zamboni «per lo svolgimento del ruolo di ricercatore capo, la professoressa Filippini come Presidente del Comitato Scientifico e tutti i ricercatori dei vari Centri italiani che stanno lavorando intensamente per raggiungere il risultato finale. Un ringraziamento particolare - aggiunge - va a tutti i pazienti che hanno accettato il disegno in doppio cieco dello studio che non consente loro, in questa fase, di conoscere il risultato». Lo studio è stato reso possibile grazie al finanziamento messo a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna.