La Nuova Ferrara

FERRARA. Sono due i precedenti relativi a case o locali fatti chiudere dall’autorità giudiziaria perché considerati luoghi in cui veniva esercitata e sfruttata la prostituzione.

Il 18 febbraio scorso i carabinieri di Poggio Renatico e Cento ricostruiscono un quadro inquietante: ragazze, anche minorenni, illuse con la possibilità di un futuro felice in Italia e poi costrette alla prostituzione. Clienti che spendevano anche 2/3mila euro per incontrarle. Episodi di violenza sessuale. È il quadro ricostruito dalle indagini dei carabinieri della compagnia di Cento e della stazione di Poggio Renatico che mettono sotto accusa 3 persone (due sono state arrestate, una è ricercata fuori dall'Italia) mentre è stato disposto il sequestro preventivo del circolo-night club La Cueva, a San Vincenzo di Galliera (nel Bolognese).

Altro fatto, altra data. Si passa al 21 febbraio, pochi giorni dopo. Qui la sede dei traffici è dalla parte opposta della provincia, a Comacchio: un appartamento libero in pieno centro. Ad affittarlo un cittadino di origini cinesi residente in provincia di Treviso. Un uomo apparentemente distinto, tanto che l'affare era stato portato a termine con la firma di regolare contratto. Ma il proprietario della casa, un uomo di 70 anni di Comacchio, si è presto trovato nei guai per favoreggiamento, considerato che il cinese in questione è stato denunciato per sfruttamento della prostituzione. Nell'appartamento, infatti, lavoravano a turno diverse donne, sempre cinesi, costrette dall'uomo a vendere il proprio corpo. L'operazione era stata portata avanti dai carabinieri di Comacchio, che dopo aver ricevuto diverse segnalazioni su strani movimenti nella zona del Duomo, si erano appostati davanti all'abitazione ed una volta certi di quanto stava accadendo all'interno, hanno deciso di procedere con la perquisizione ed il sequestro di diverso materiale. Ospite in casa, una donna di 48 anni ma a quanto pare le inquiline cambiavano più o meno ogni quindici giorni. (m.puli.)

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