La Nuova Ferrara

Ferrara

«Basta con questi teatrini Non è tempo di litigi»

di Annarita Bova
«Basta con questi teatrini Non è tempo di litigi»

Imprenditori compatti chiedono una tregua alla politica in vista dell’estate «Bisognerebbe dare un’immagine del territorio decisamente diversa»

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COMACCHIO. Le forze politiche di minoranza, assieme alla Consulta Popolare per il San Camillo e ad alcuni esponenti rimasti nel Movimento 5 Stelle, hanno chiesto le dimissioni dei sindaco, della giunta e dei consiglieri in estrema sintesi per “la situazione di declino cui si sta assistendo e ora abbiamo toccato davvero il fondo”. Immediata la risposa della maggioranza: “A d andare via dovrebbe essere chi ha governato negli anni passati, i dinosauri della politica. Chiediamo noi le dimissioni di tutta la minoranza e dei vertici di partito locali così da ridare dignità a Comacchio». Insomma, si litiga e mentre volano accuse e parole forti, gli imprenditori, i consorzi e le associazioni di categoria dicono basta. «Quanto sta accadendo è inaccettabile - tuonano dalla Confesercenti - La stagione è alle porte. Pasqua dietro l’angolo e dobbiamo assistere a simili teatrini? Ma che immagine diamo del territorio? Parlare di dimissioni adesso, tanto da una parte che dall’altra significa essere irresponsabili. Bisogna rimboccarsi le maniche, unire le forze e lavorare». «La nostra linea è sempre stata quella di trovare una sorta di “tregua” in primavera-estate per limitare eventuali danni - va avanti Ted Tomasi di Comacchio è Turismo - Capisco che è difficile che tante cose si potrebbero fare ma criticare senza rimboccarsi le maniche serve a poco. Le strategie politiche, in un territorio come il nostro, andrebbero messe a punto in altri periodi dell’anno, non ora. In questo momento abbiamo solo bisogno di idee, di proposte, di vivacità ma soprattutto di serenità». E aggiunge, «l’amministrazione sta lavorando, di cose in pentola ce ne sono parecchie. Vanno bene? Vanno male? Si possono migliorare? Se ne discuta, ci si confronti invece di invocare nuove elezioni». La tensione è dunque alta. «Ricordo che stiamo uscendo con le ossa rotte da un periodo nero per gli stabilimenti e le attività che oltre la crisi hanno subito danni enormi causati dal maltempo - fa presente il presidente della cooperativa Stabilimenti di Lido Volano Luca Callegarini - e stiamo discutere oggi su cosa? Se far cadere la giunta o meno? Ma stiamo scherzando? Qui nulla si può fermare, dovremmo premere sull’acceleratore per arrivare ad avere il minimo e per farlo serve la spinta di tutti».

Infine, l’intervento del consigliere Michetti rivolto a sindaco: «Perché non comprende nemmeno ciò che le è stato scritto così chiaramente? Le nostre dimissioni le ha già tra le mani, le ha dal momento stesso che ha ricevuto la nota congiunta che ben conosce. Con le dimissioni del vostro gruppo automaticamente anche noi di minoranza andremmo a casa, l’intero consiglio decadrebbe. Non è questo che vuole?».