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cerimonia ieri a Pontegradella

Con Matteo Chiodi nel cuore

Con Matteo Chiodi nel cuore

Dedicata la sala parrocchiale al giovane di San Giovanni

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Ieri è stato il giorno dedicato a Matteo Chiodi, l'indimenticabile giovane contradaiolo di San Giovanni prematuramente scomparso lo scorso 10 agosto sulle montagne di Auronzo a causa di un tragico incidente. Gli è stata infatti intitolata la sala parrocchiale della chiesa di San Pietro a Pontegradella dove lui è cresciuto e si è formato insieme a tanti altri ragazzi della sua età presenti con gli occhi lucidi.

Durante la celebrazione della messa che ricorda nel vangelo delle Palme la passione e morte di Gesù, sempre particolarmente affollata per il profondo significato liturgico che racchiude in sé, il parroco don Giacomo Falco proprio nel momento che invita alla riflessione e meditazione, ha scoperto un grande crocefisso che domina l'altare maggiore, dono voluto per sottolineare il ricordo di Matteo. Al termine della funzione in corteo il sacerdote, i genitori, il fratello Nicolò, gli amici e molti contradaioli con il presidente dell'Ente Palio Alessandro Fortini hanno partecipato alle benedizioni della targa collocata sulla porta dell'Oratorio ed alla bella fotografia situata su una parete interna, che ritrae Matteo nel suo equipaggiamento da montagna, l'ultimo da lui indossato sotto la quale è scritto: «Se il chicco di grano caduto in terra muore, porta molto frutto».

«Noi chiamavamo questo locale “il salone” - ha ricordato per tutti Claudia Bergamini che fu un'educatrice di Matteo - oggi gli abbiamo trovato il nome che più gli si addice: Matteo Chiodi. Lo ricorderemo sempre, qui, intento a studiare, a farci tante domande a cui non sapevamo rispondere, dove è cresciuto e ci ha fatto crescere».

Commossi i genitori hanno ringraziato tutti per la loro vicinanza e partecipazione " Perché ci piace - ha detto papà Paolo - quando Matteo riesce a radunare tanta gente specialmente in chiesa. Quando penserete a Matteo ricordatelo con una preghiera...».

Nel pomeriggio in Castello si è poi tenuto il tradizionale Omaggio al Duca che ha visto San Giovanni protagonista di una performance dove sono stati messe in luce tutte le caratteristiche del Palio: sbandieratori, musici, figuranti, nobiltà e storia. Gli amici di Matteo che in mattinata erano andati a Pontegradella per la cerimonia di intitolazione della sala, nel pomeriggio hanno dato spettacolo.

Margherita Goberti