«Bus in centro? Lavorare prima sulla viabilità»
Pastore interviene sul dibattito delle vibrazioni ai monumenti: problema da affrontare
«Il tema del passaggio degli autobus in centro e della salvaguardia del nostro patrimonio monumentale, posto all’attenzione dell’opinione pubblica dall’inchiesta della Nuova Ferrara, è di grande importanza per la città. È un interrogativo che va collegato però al varo di un piano complessiva della mobilità, un piano che non è mai stato varato».
A parlare è l’architetto Michele Pastore, presidente di Ferrariae Decus, l’associazione ferrarese che da oltre un secolo ha a cuore il decoro e la salvaguardia del patrimonio.
«La chiusura del traffico in centro storico è importante - precisa Pastore - ma non deve essere un provvedimento isolato, ma collocato un piano della mobilità collegato e più ampio. Indubbiamente sono da considerare i problemi relativi all’indebolimento dei monumenti del centro dopo il terremoto, oggettivamente è un tema esistente, ma al momento è più importante che si arrivi ad una soluzione integrata con un riassetto della mobilità».
«Proviamo a prendere dei provvedimenti sperimentali - continua il presidente della Ferrariae Decus - come la chiusura al traffico in corso Martiri, ma non deve essere una tantum, ma complessivo. Poi non esiste solo il problema del passaggio dei grossi autobus in centro, molti dei quali non nelle ore di punta sono spesso vuoti e con pochissima gente, c’è anche quello di tanti mezzi con permesso. Non c’è un rischio immediato sulla stabilità dei monumenti, ma a lungo andare potrebbero sorgere difficoltà se non si interviene per far questo bisogna necessariamente passare per una riorganizzazione della mobilità e dei mezzi pubblici. Questa opinione non è solo la mia ma è in maggioranza condivisa da parte dei soci della Ferrariae Decus, come è emerso in un incontro che abbiamo avuto recentemente proprio su questo tema».