Pd, Baraldi ‘spinge’ fuori la sinistra: stop ai pretesti
Il dibattito nazionale nel Pd irrompe sulla scena locale, come è già successo in passato, per mano di Ilaria Baraldi. La consigliera comunale di radice civatiana ha infatti postato su Fb quello che è...
Il dibattito nazionale nel Pd irrompe sulla scena locale, come è già successo in passato, per mano di Ilaria Baraldi. La consigliera comunale di radice civatiana ha infatti postato su Fb quello che è apparso come un invito alla scissione nel partito da parte delle opposizioni di sinistra, a causa del tira-molla sulla legge elettorale. «Ebbene sì. Che la scissione avvenga. Che qualcuno si assuma la responsabilità di farla capitare. Poi, ciascuno deciderà e sceglierà per sè. E si potrà ricominciare. Qui o altrove. Ma almeno avendo chiara la direzione, scegliendosi i compagni di viaggio e mettendo in valigia i maglioni del peso giusto». Questa la conclusione del post. Interpellata, Baraldi fa capire che lei non sarebbe però orientata a lasciare il partito, e che nemmeno si sente più così vicina alle posizioni dell’attuale Civati: «Lui su molte questioni aveva dimostrato la capacità di restare nel merito, in questa invece si è un po’ mischiato con i bersaniani. L’impressione è che la legge elettorale sia diventata ormai un pretesto per polemizzare con la maggioranza la quale, dal canto suo, ha assunto atteggiamenti “bullistici”. Ma il costituzionalista Veronesi, l’altra sera, illustrando il nuovo testo, ci ha fatto capire le notevoli diversità rispetto alla prima versione».
La scissione da parte degli esponenti «più estremi», come li definisce la stessa consigliera, servirebbe tra l’altro a «ripristinare un dialogo di merito all’interno del partito: oggi tutti coloro che dissentono su qualunque questione vengono sempre tacciati di essere contro per principio». Insomma, si toglierebbero argomenti alla maggioranza.
