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Il sindaco: no all'azzeramento delle azioni Carife

Al centro il sindaco Tagliani e Maiarelli (Fondazione)
Al centro il sindaco Tagliani e Maiarelli (Fondazione)

Tagliani mena fendenti: l'intervento del Fondo interbancario è una garanzia per la banca, ma il prezzo per la città è troppo alto. Errori di Bankitalia
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Si muove la politica sulla vicenda Carife, in vista dell'intervento nel capitale del Fondo interbancario che potrebbe comportare l'azzeramento del capitale sociale e del valore delle azioni. "Non è che mi facessi illusioni sul valore delle azioni - ha dichiarato il sindaco Tiziano Tagliani a margine di una conferenza stampa - ma un altro conto è parlare di azzeramento del loro valore. La carenza di comunicazione dei commissari va oltre i doveri della riservatezza. Per quanto riguarda Bankitalia - ha proseguito il sindaco - ricordo ancora una volta che l'operazione di ricapitalizzazione della Carife, sottoscritta dai cittadini, è stata effettuata sotto la sorveglianza e con l'approvazione degli organi di vigilanza, dopodichè a distanza di pochi mesi (due anni, in realtà, ndr) è stato deciso il commissariamento e a distanza di altri mesi si viene a scoprire che le azioni non valgono più nulla".

 Il sindaco ha poi allargato le responsabilità in maniera significativa, tanto da far pensare a mosse future dell'amministrazione: "Ci sono stati errori nella conduzione della banca, ma vi sono tante perplessità sulla presenza di Bankitalia. La speranze era che utilizzasse in modo diverso i suoi poteri. L'ingresso del Fondo interbancario è una garanzia per la continuità della banca e per i lavoratori, che però comporta un prezzo straordinariamente alto per Ferrara".

Tagliani ha rivelato di aver chiesto ai parlamentari ferraresi di interpellare il ministro Padoan, visto che è formalmente il ministero delle Finanze a nominare i commissari di Carife. In arrivo c'è un'interpellanza di Sandro Bratti (Pd).