Nuova climatizzazione? I lavori sono fermi da mesi
Nonostante i proclami del ministero l’intervento ha subito un brusco stop Si prospetta un’estate di fuoco. Cinque sale su 20 sono inaccessibili ai visitatori
FERRARA. I lavori per l'installazione dell'impianto di climatizzazione in Pinacoteca sono iniziati la scorsa primavera nelle cinque sale dell'ala rossettiana posta a nord del piano nobile di Palazzo Diamanti. Stanze rigorosamente chiuse ai visitatori per far posto al cantiere. I tecnici hanno tolto le vecchie attrezzature per il riscaldamento e gli addetti alle opere d'arte hanno provveduto a coprire le tele in esposizione per evitare il deperimento e la polvere aggiuntiva provocata dai lavori.
Il via libera al cantiere era stato dato con un’autorizzazione del Ministero dei Beni Culturali in data 17 febbraio 2015 che stanziava 200 milioni per sistemare l’impianto in disuso. Per tutto l’inverno bisognava tenersi il cappotto per stare in Pinacoteca e anche il ministro Dario Franceschini, durante l’inaugurazione della mostra sul Bastianino (13 dicembre 2014) ha toccato con mano il disagio del freddo.
Tutto risolto con l’autorizzazione? Al momento pare proprio di no. La situazione è particolarmente precaria, nel senso che dopo l’avvio del cantiere, da quasi due mesi nessuno è tornato a lavorare per realizzare quell’impianto di climatizzazione da molti auspicato - e come nelle migliori tradizioni - far garantire il caldo d’inverno e il freddo nella stagione più torrida. E intanto è arrivata l’estate e ovviamente manca l’aria condizionata a rinfrescare i visitatori e il personale della struttura in servizio, nonchè a tenere ad una temperatura apprezzabile le opere d’arte. La chiusura delle cinque sale verrà quindi ulteriormente prolungata, visto anche che nel cantiere nessuno da mesi sta lavorando. È una Pinacoteca dimenticata.