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Ferrara, il vescovo contro i gay: «Sono i primi intolleranti»

di Fabio Terminali
Ferrara, il vescovo contro i gay: «Sono i primi intolleranti»

Monsignor Negri a Vicenza: «L’omosessualità un tempo era considerata un’anomalia» E per la prima volta dopo 36 anni non è tra gli ospiti del Meeting di Cl a Rimini

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FERRARA - «Sono i gay i primi a discriminare chi non la pensa come loro. Ed è per questo che dico che l'intolleranza nasconde l'ignoranza. Ora che l'omosessualità sta ottenendo un riconoscimento sociale pensano di essere il meglio del meglio. Ma fino a poco tempo fa l'omosessualità era considerata un'anomalia». Nuova polemica tra monsignor Luigi Negri e il mondo gay. Stavolta in terra vicentina, dove l'arcivescovo di Ferrara-Comacchio, venerdì scorso è stato ospite del Meeting dei giovani del movimento mariano Regina dell'Amore. Il titolo del suo intervento, svolto di fronte a oltre 400 persone a san Martino di Schio, era "La vocazione dei cattolici di fronte alle sfide del nostro tempo".

Una relazione anticipata da un'intervista concessa dal presule al Giornale di Vicenza in cui a fare scalpore sono state le affermazioni riportate all'inizio di questo articolo. Non sono passate certo inosservate all'interno del movimento Lgbt locale. «Monsignor Negri rappresenta il passato - ha replicato allo stesso quotidiano Mattia Stella di Arcigay Vicenza -. Il XXI secolo sarà ricordato come il secolo dei gay e delle lesbiche. Trovo inspiegabile la chiusura a un dialogo costruttivo sulla questione delle unioni omosessuali. Sono anche convinto però - ha aggiunto l'attivista - che Negri non rappresenti i cattolici, per così dire, maturi, che sono invece sensibili alla questione dei diritti civili». Il vescovo di Ferrara era intervenuto in merito alla manifestazione annunciata dal movimento gay vicentino proprio nel luogo dove si tiene l'incontro dei cattolici, in occasione della presenza di Gianfranco Amato, presidente dell'associazione Giuristi per la Vita, accusato di omofobia. Una contestazione che ieri pomeriggio ha radunato alcune centinaia di persone.

Se Negri ha tenuto a banco a Vicenza, così non sarà invece a Rimini. Per la prima volta dopo 36 anni e 85 iniziative presenziate, l'ex collaboratore di don Luigi Giussani non rientra tra gli ospiti del programma del Meeting di Comunione e Liberazione che si terrà dal 20 al 26 agosto. Per la verità già nelle ultime due edizioni a Negri erano stati riservati incontri di seconda fascia, in particolare presentazioni di libri. Quest'anno dovrà a fare a meno pure di quelli e l'arcivescovo sarà impegnato a San Marino per presentare sabato prossimo (quindi nel pieno dello svolgimento del raduno ciellino) il suo ultimo volume dal titolo "Il cammino della Chiesa. Fondamenta, storia e problemi", in uscita per le edizioni Ares. La stella di Negri nel firmamento di Cl brilla ancora? Il responsabile ferrarese del movimento minimizza: «L'assenza dell'arcivescovo - sostiene Carlo Tellarini - si deve solo al fatto che le presentazioni di libri (momenti intitolati "Invito alla lettura", ndr) non sono più previste a Rimini. Ora si preferisce invitare personalità della Chiesa più vicine a Bergoglio? Non direi, sono presenti moltissime tendenze culturali».