Ferrara, grandinano multe sull’universo delle sagre. Da 2mila fino a 180mila euro
Contestate dall'Agenzia delle entrate irregolarità amministrative. In ginocchio tante società sportive e Pro Loco
FERRARA. La scure dell’Agenzia delle Entrate si è abbattuta in questi mesi su associazioni sportive dilettantische e Pro Loco ferraresi impegnate ad allestire e a organizzare le sagre del territorio. È una vera mazzata quella che ha a colpito alcune delle manifestazione locali più seguite e conosciute e questo perché sono state riscontrate delle irregolarità amministrative. Tutta colpa soprattutto della legge 398/91, che come la definiscono molti presidenti di sagra è una gran “brutta bestia”. Una normativa che consente a determinate organizzazioni di usufruire di agevolazioni fiscali a patto che rispettino gli obblighi di legge nell’esercitare l’attività commerciale. Ed è al minimo errore che scattano le sanzioni in seguito ai controlli che l’agenzia ha predisposto un po’ su tutto il territorio, soprattutto in quelle manifestazioni che servono a sostenere l’attività sportiva. C’è chi parla di persecuzione, di accanimento, nei confronti di queste associazioni che operano grazie al lavoro di tanti volontari come ad esempio Edoardo Toschi in qualità di responsabile delle Sagre delle Pro Loco.
«A volte si dimentica - dice Toschi - l’importante ruolo sociale che svolgiamo, ma è noto che soprattutto certe categorie commerciali non vedono di buon occhio la nostra attività».
In alcuni casi la cifra è particolarmente altisonante come i casi della Festa di Primavera di Quartesana e la sagra della Zucca di Pontelangorino, colpite da una stangata fiscale rispettivamente di 180mila e 160 mila euro per più anni di infrazioni. Le due attività si sono affidate al commercialista Riccardo Bizzarri, sindaco di Masi Torello, è al momento hanno vinto il primo round nel senso che la commissione provinciale ha al momento annullato il pagamento per entrambe, ma in seguito al ricorso presentato dalla Agenzia delle Entrate, adesso si attende il ricorso in sede di commissione regionale e sono in molti ad incrociare le dita anche perché simili cifre rischiano di mettere in ginocchio l’attività sportiva di un centro, il Pontelangorino di seconda categoria ha smesso due anni fa.
Questo è già avvenuto anche a Corlo, come spiega il presidente Giuseppe Zagatti, dove a causa di una multa ricevuta dalla Sagra degli Insaccati quest’anno non hanno iscritto la squadra al campionato di terza categoria. «Abbiamo fatto - spiega Zagatti - una sottoscrizione anche per cercare di onorare i nostri debiti con l’erario, visto che dobbiamo pagare rate da 7.500 euro ogni due mesi». La Sagra di Reno Centese ha avuto due contestazioni erariali, la prima di 36mila euro e la seconda di 28mila per un totale di 64mila. «La prima botta - dichiara il presidente Orlando Simonati - l’abbiamo già pagata. Adesso stiamo rateizzando la seconda, ci hanno contestato mancati pagamenti dell’Iva».
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Impegnata a saldare il debito con l’erario anche la polisportiva Bevilacquese, come conferma il presidente Franco Roncarati che ha ottenuto di dilazionare in un periodo più lungo il pagamento. «Ci hanno contestato - dice - il mancato versamento di quote al Coni».
«Per alcune irregolarità che ci hanno contestato nel biennio 2010-2011, abbiamo dovuto pagare una cifra di 18mila euro», sostiene Lauro Dolcetti organizzatore della Sagra di Guarda Ferrarese.
Un disguido invece sull’Iva nelle donazioni che andava pagata è costata cara anche agli organizzatori della sagra del tartufo di Sant’Agostino. «Come società sportiva - spiega il presidente Bruno Lenzi - in passato siamo stati raggiunti da alcune contestazioni erariali, per la sagra invece c’è stata una diversa interpretazione proprio sul discorso Iva».
Ultima in ordine di tempo a prendere la multa è stata la sagra del cinghiale di Ponte Rodoni. «In luglio - spiega il responsabile della sagra Stefano Grechi - abbiamo avuto la visita degli ispettori, e dopo poco è arrivata la contestazione. L’abbiamo presa con filosofia cercando di non incappare in futuro nello stesso errore amministrativo, adesso dobbiamo decidere se fare qualche serata aggiuntiva, visto che la sagra si è conclusa domenica».
Un multa contenuta anche alla sagra dal Caplàz a Scortichino, iniziativa che serve a rimpinguare le casse della locale società sportiva Nuova Aurora. Un duro colpo al sistema sagre, molte delle quale adesso sono impegnate a correre ai ripari con più attenzione alle dinamiche fiscali.