Aldro, il Coisp ci riprova Una querela per Tagliani
Il sindacalista Maccari denuncia il sindaco per un’intervista: insiste a infangarci Le precedenti cause per diffamazione si sono tutte concluse con archiviazioni
Probabilmente quella di Federico Aldrovandi è una pagina che non avrà la parola fine. In particolare per le continue accuse di diffamazione presentate da Franco Maccari, segretario generale del Coisp, che ne ha presentato una nuova, per diffamazione aggravata, contro il sindaco di Ferrara, Tiziano Tagliani, «ancora una volta costretto - spiega Maccari - a dover difendere l’onorabilità del Sindacato indipendente di Polizia, nuovamente attaccato in maniera vile ed inconsulta da chi non esita, dopo aver presenziato ad una conferenza stampa in cui sono stati chiariti in maniera netta e definitiva precisi dati e circostanze, ad affermare oggi il contrario con bugie ancora una volta tese a gettare discredito ed a suscitare astio, se non odio, verso di noi che, invece, abbiamo fatto e continuiamo a fare correttamente il nostro dovere. Forse Tagliani pensava che dopo due anni non ci accorgessimo che insiste ad infangarci mentendo clamorosamente e scientemente pur di passare per paladino a difesa di non si sa bene cosa, visto che nulla c’è da difendere da noi, che abbiamo sempre e solo agito e parlato in difesa dei diritti dei poliziotti e null’altro con piena ed assoluta legittimazione».
La querela segue le dichiarazioni pubblicate da un quotidiano nazionale il 26 settembre, in cui Tagliani intervistato tornava a quanto accaduto il marzo del 2013, quando allontanò i dirigenti del suddetto Sindacato che manifestavano sotto il Municipio, facendo riferimento all'ufficio dove lavora Patrizia Moretti, madre di Federico.
Ricordiamo però che finora le querele del Coisp sulla vicenda Aldrovandi non hanno ottenuto alcun risultato. Sempre a settembre, infatti, il giudice Silvia Marini archiviò la denuncia per diffamazione ai danni della stessa Moretti, perché i suoi toni non furono ritenuti diffamatori. E in riferimento a quanto accaduto a marzo 2013, i giudici di Roma pochi giorni fa hanno archiviato le posizioni di Ilaria Cucchi, Lucia Uva, Domenica Ferrulli e Checchino Antonini, tutti accusati di diffamazione da Maccari. Ora questo nuovo capitolo giudiziario.